I Classici della SF: “Il telepate “ | “Il telepatico” | “Sogna, Superuomo!” (The Whole Man, 1959) di John Brunner

Articolo di Massimo Lucianiuc169Gerald Howson ascolta per caso la conversazione tra due piccoli gangster e si accorge di aver “capito” molto di più di quello che i due hanno detto a parole. Visioni improvvise, misteriosi avvertimenti, esperienze condivise lo avviano per una strada pericolosa ma ricca di scoperte, perché adesso Howson sa che può leggere nel pensiero. Sotto la guida di altri telepati impara a servirsi delle sue facoltà per curare la mente altrui, ma ben presto scopre che il proprio equilibrio è sul punto di crollare. Per sfuggire all’invadenza di migliaia di coscienze, Howson è tentato di nascondersi nei sogni spettacolare che solo il cervello di un uomo dotato dei suoi poteri è in grado di creare, anche a rischio di perdere ogni contatto con la realtà. Finalista al premio Hugo 1965, Il telepate è sempre un classico della fantascienza inglese.

Titolo: Il telepate (Tradotto anche con il titolo Il telepatico e Sogna, Superuomo!) | Autore: John Brunner | Titolo originale: The Whole Man, 1959 | Per tutte le edizioni del romanzo clicca QUI

Il romanzo “Il telepate”, conosciuto anche come “Il telepatico” o “Sogna, superuomo!” (“The Whole Man”, conosciuto anche come “Telepathist”) di John Brunner è stato pubblicato per la prima volta nel 1964 ristrutturando tre racconti pubblicati negli anni precedenti. In Italia è stato pubblicato dalla Casa Editrice La Tribuna come “Sogna, superuomo!” nel n. 95 di “Galassia” e nel n. 10 di “Bigalassia”, dall’Editrice Nord come “Il telepatico” nel n. 32 di “Cosmo Oro” e nel n. 40 dei “Tascabili Fantascienza” e da Mondadori come “Il telepate” nel n. 169 di “Urania Collezione”, in tutti i casi nella traduzione di Ugo Malaguti.

TWLMAN1964Gerald Howson è nato in circostanze davvero sfortunate: suo padre era un terrorista morto prima della sua nascita e il neonato mostra varie deformità fisiche. Sua madre è poco interessata a lui perciò crescendo deve imparare rapidamente ad arrangiarsi. Per il giovane Gerald le cose cambiano quando si rende conto di avere capacità telepatiche.

I telepati sono rari e il loro lavoro è importante nel corso delle attività diplomatiche necessarie a risolvere le crisi che possono scoppiare nel mondo. Gerald Howson ha imparato a non fidarsi di nessuno ma quando le sue emissioni telepatiche vengono captate da altri come lui è costretto a scegliere tra vivere di nascosto e tentare di cambiare la propria vita.

Nei primi anni della sua carriera, John Brunner scrisse storie di fantascienza avventurosa badando decisamente più alla quantità che alla qualità. Nel 1958 pubblicò il racconto “City of the Tiger”, seguito l’anno successivo da “The Whole Man” e “Curative Telepath”, che formano la storia di Gerald Howson. I racconti vennero ristrutturati per formare il romanzo “Il telepate”, che per certi versi è l’opposto di quanto l’autore aveva scritto agli inizi della sua carriera.

La telepatia è un elemento classico della fantascienza ma era generalmente inserita in storie avventurose in cui il telepate era spesso un supereroe oppure un loro antagonista oppure era perseguitato per le sue capacità. Invece, John Brunner andò in una direzione totalmente opposta a quegli stereotipi e scrisse la storia di un telepate nato con deformità fisiche in un mondo in cui i telepati godono di grande considerazione.

La storia di Gerald Howson molto introspettiva ma all’inizio John Brunner racconta la storia della sua nascita, avvenuta in circostanze complicate. All’inizio il lettore scopre un mondo che non sembra migliore di quello dell’epoca in cui venne scritto il romanzo e forse è perfino in decadenza. È un mondo in cui sembrano esserci continue crisi regionali e la medicina non ha fatto grandi progressi visto che non è possibile fare nulla per correggere i problemi fisici del piccolo Gerald.

THWHLMNFXV1973Gerald Howson cresce in un ambiente mediocre con una madre che sperava di trovare stabilità tramite la gravidanza ma si è ritrovata sola con un figlio deforme. In quella situazione deve imparare rapidamente ad arrangiarsi ma la sua situazione cambia radicalmente quando i suoi poteri telepatici cominciano a emergere.

Il giovane Gerald Howson è per certi versi vittima dell’ambiente in cui è cresciuto perché ha imparato a non fidarsi degli altri. La conseguenza è che cerca di nascondere i suoi poteri invece di contattare qualcuno che potrebbe aiutarlo a svilupparli. In quel periodo di contatti umani scarsi e precari, l’introspezione deriva dall’isolamento di Gerald.

John Brunner sviluppa la storia con i tentativi di Gerald Howson di gestire i suoi poteri. Il protagonista cerca soprattutto di trovare una completezza perché continua a sentirsi per tanti versi inadeguato anche quando la sua telepatia raggiunge livelli di potenza elevatissimi. La ricerca interiore di Gerald passa attraverso varie fasi ed è influenzata da vari eventi.

Uno degli elementi del romanzo è la capacità dei telepati di creare quelli che vengono chiamati gruppi catapatici, fantasie che possono essere condivise tra diverse persone. Essi rappresentano per i telepati una tentazione che può essere pericolosa perché c’è il rischio di perdersi nella fantasia estraniandosi dalla realtà.

Questi gruppi catapatici erano l’idea originale su cui John Brunner costruì i racconti che formano “Il telepate”. Il progetto era di scrivere una serie di storie ambientate nella fantasia di un telepatico ma l’autore cambiò idea e decise di concentrarsi sul protagonista e il suo rapporto con i gruppi catapatici è per lui un ulteriore problema.

Il telepaticoPer questo motivo, Gerald Howson è l’assoluto protagonista del romanzo mentre gli altri personaggi vanno e vengono. La conseguenza è che è di gran lunga il personaggio più sviluppato mentre degli altri solo i più importanti hanno una personalità ben definita come la madre di Gerald o la telepate Ilse Kronstadt.

Data la notevole importanza del lato introspettivo, “Il telepate” è tutt’altro che una storia d’azione e il ritmo tende a essere lento ma secondo me è comunque scorrevole, anche perché non è un romanzo lungo e ci sono molti momenti di intensità emotiva. La storia attraversa decenni concentrandosi in particolare su periodi chiave della vita di Gerald Howson.

“Il telepate” è considerato un classico della fantascienza, secondo me giustamente. Oggi le storie di persone dotate di superpoteri che hanno problemi fisici e/o psicologici sono comuni ma quando i racconti che formano questo romanzo vennero scritti erano l’eccezione. Se questo tipo di storie oggi è comune è anche merito di John Brunner e per questo motivo credo che questo sia ancora un romanzo da leggere.

Massimo Luciani

John BrunnerL’AUTORE

John Kilian Houston Brunner (Preston Crowmarsh, 24 settembre 1934 – Glasgow, 26 agosto 1995) è stato un autore di fantascienza britannico. Nato da una famiglia di industriali del settore chimico, a tredici anni frequentò il Chelternham College a Oxford. Nel 1953, dopo la laurea in lingue moderne, si arruolò nella Royal Air Force, e vi rimase fino al 1955. Si impiegò poi nell’Industrial Diamond Information Bureau, trasferendosi a Londra. Appassionatosi da ragazzo a Jules Verne e H. G. Wells, fu solo in questo periodo che nacque in lui quell’interesse per la fantascienza che lo portò nel 1958 ad abbandonare qualsiasi lavoro per la carriera di scrittore. Nello stesso anno si sposò. L’anno successivo intraprese con la moglie una serie di viaggi in Europa, interessandosi ad alcuni fra i problemi più drammatici: gli effetti delle armi nucleari, il disarmo, l’eutanasia, i diritti civili, la protezione dell’ambiente, temi che riaffioreranno prepotentemente nelle sue opere più impegnate. Morì nel 1995 a Glasgow, in Scozia, per un attacco cardiaco. Ha scritto 177 opere ed è stato tradotto in 13 lingue. (Biografia da Wikipedia)

Recensione di Massimo Luciani pubblicata originariamente sull’ottimo blog NetMassimo.com:

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