Recensione: “The One-Eyed Man, A Fugue, With Winds and Accompaniment” (2013) di L.E. Modesitt Jr. – (inedito in Italia)

Giorgio BelliniThe One Eyed Man. A fugue with winds and accompanimentThe colony world of Stittara is no ordinary planet. For the interstellar Unity of the Ceylesian Arm, Stittara is the primary source of anagathics: drugs that have more than doubled the human life span. But the ecological balance that makes anagathics possible on Stittara is fragile, and the Unity government has a vital interest in making sure the flow of longevity drugs remains uninterrupted, even if it means uprooting the human settlements. Offered the job of assessing the ecological impact of the human presence on Stittara, freelance consultant Dr. Paulo Verano jumps at the chance to escape the ruin of his personal life. He gets far more than he bargained for: Stittara’s atmosphere is populated with skytubes―gigantic, mysterious airborne organisms that drift like clouds above the surface of the planet. Their exact nature has eluded humanity for centuries, but Verano believes his conclusions about Stittara may hinge on understanding the skytubes’ role in the planet’s ecology―if he survives the hurricane winds, distrustful settlers, and secret agendas that impede his investigation at every turn. The One-Eyed Man is a thrilling new far-future science fiction novel from New York Times bestseller L. E. Modesitt, Jr.

Autore: L. E. (Leland Exton) Modesitt Jr | Titolo: The One-Eyed Man: A Fugue, With Winds and Accompaniment | Anno di pubblicazione: 2013 | Cover: John Jude Palencar | INEDITO IN ITALIA

L’occasione di recensire The One Eyed Man mi consente, da un lato di elogiare anche il compianto David G. Hartwell, recentemente scomparso, dall’altro di condividere il mio grande apprezzamento per un autore credo del tutto sconosciuto in Italia.

Andiamo per ordine “inverso” (strizzatina d’occhio a un altro grande scomparso).

Leland Exton Modesitt Junior ha scritto oltre 55 romanzi tra fantascienza e fantasy, più saggi e poesie. Usando le sue stesse parole egli predilige narrare di come “i problemi etici impattano su popoli e società”.

I suoi protagonisti hanno una propria morale, che differisce anche notevolmente da libro a libro, cosa che però non impedisce loro di chiedersi se sia giusto o sbagliato compiere determinate azioni. Un crudo esempio di dilemma affrontato dall’autore: Cosa è più etico? Non fare nulla lasciando che scoppi una guerra che potrebbe portare alla morte di centinaia di milioni di persone, o ucciderne un migliaio sperando di prevenirla? (si narra che Churchill si trovò di fronte una simile scelta quando Turing, decifrando il codice Enigma, rivelò i piani tedeschi per il bombardamento di Coventry). Altro filo conduttore dei suoi romanzi è che “l’estremismo, in qualunque forma o credo sia espresso, lastrica la via verso un disastro”.

La genesi di “The One Eyed Man” è riconducibile al Progetto Palencar, una sfida lanciata da Hartwell nel 2011, quando chiese a degli autori di SF “importanti” di scrivere una novella basandosi su un’opera del grande artista di SF.

Modessit fu il primo a raccogliere il guanto, con il racconto “New word blues”, sulla cui base ha poi scritto il libro.

Paul Verano, il protagonista, non è certo un supereroe. Uscito distrutto, moralmente e economicamente, da un divorzio, accetta un lavoro di valutazione dell’impatto ecologico che la presenza umana ha sul distante pianeta Stittara. Questo uomo medio, ancorché ben educato e sportivo, si trova ad affrontare una situazione fuori dal suo controllo. Non potendo risolvere il dilemma che gli si presenta (e del quale via via si intuisce la pericolosità) con la forza delle armi, deve analizzare la situazione, interagire con gli abitanti della colonia, ascoltando diverse versioni dei fatti, imparando e adattandosi alle varie circostanze. Si trova invischiato suo malgrado in intrighi politici, potendo contare solo sul suo background di ecologista. L’inizio è lento, forse troppo. A mano a mano che ci si avventura nelle complessità della società Stittariana, però, l’inquietudine cresce. Qualcosa viene nascosto, ma chi nasconde non sa neanche bene cosa cela. Personaggi apparentemente connessi hanno delle loro agende segrete, che a volte non si sovrappongono per nulla. Eppure siamo sull’orlo di un disastro planetario, anzi, considerando che il pianeta è l’unica fonte conosciuta delle droghe antiagatiche, interstellare. Potrebbe addirittura essere che la fine di una avanzata razza aliena antecedente quella umana, sia iniziata da Stittara. Verano arranca, rischia la vita, apprende frammenti di verità, comprende che lo sfruttamento del pianeta, per quanto essenziale per l’umanità, è probabilmente troppo intensivo. Alla fine della storia, pur incarnando lui il proverbiale orbo nel paese dei ciechi, in fondo, non è neanche tutto merito suo che il disastro totale viene evitato, pur al prezzo di molte vite. 403 pagine lette d’un fiato, perdendo una notte di sonno.

Giorgio Bellini

ModesittL’AUTORE

L. E. (Leland Exton) Modesitt Jr. (19 Ottobre 1943) è un autore di fantascienza e letteratura fantasy. La sua produzione conta oltre 50 romanzi. La sua opera più nota è The Saga of Recluce una saga fantasy composta da diciotto romanzi iniziata nel 1991 con la pubblicazione di The Death of Chaos. L’autore ha anche pubblicato diversi studi tecnici, articoli e poesie.