Recensione: “Il quinto principio” (2009) di Vittorio Catani

Articolo di Mirco Rosga CucchiIl quinto principio2043. Nel pianeta la democrazia è di fatto scomparsa. I più poveri vivono in città sotterranee come Uny (Underground New York). Lo strapotere politico-economico passa attraverso il controllo della mente. Ruolo fondamentale ha una nuova tecnologia delle telecomunicazioni, la “PEM”, protesi elettronica mentale, che consente una sorta di Internet psichica. Intanto il pianeta è scosso da una serie di cataclismi che sembrano violare ogni legge fisica e lasciano supporre i primi effetti di un ipotizzato Quinto Principio della termodinamica. Attraverso le vicende di vari personaggi, si delineano scenario ed eventi: un’asta occulta per la privatizzazione dell’Antartide allo scopo di fronteggiare la crisi idrica planetaria; un postcapitalismo a doppio binario basato su un’economia di indebitamento prossima al collasso totale; il ritorno della schiavitù legalizzata; corruzione sistematica; la creazione di enclaves di ultra-ricchi blindate e superdifese; l’Abolizione Scolastica; la privatizzazione e secretazione della ricerca scientifica e la cancellazione di quella pubblica.

Titolo: Il quinto principio | Autore: Vittorio Catani | Anno di prima pubblicazione: 2009 (pubblicato nel 2009 come supplemento n.39 della collana Urania) | Altre edizioni: Meridiano Zero Editore (2015) | Vincitore del Premio Italia | Pagine: 461

Secondo Valerio Evangelisti “Il Quinto Principio è la pietra miliare della fantascienza italiana. L’opera più compiuta che la nostra FS abbia mai espresso”. Così annuncia la copertina della ristampa pubblicata saggiamente da Meridiano Zero quest’anno. Può darsi che Valerio Evangelisti abbia ragione. Il romanzo di Vittorio Catani, veterano della fantascienza italiana, pubblicato da Urania a fine 2009, merita davvero di essere lodato.

Innanzitutto proprio perché Il Quinto Principio è fantascienza italiana, e fin qui nulla di nuovo, ormai è abbastanza chiaro che oggi più di ieri non c’è necessariamente bisogno di guardare all’estero per trovare narrativa di genere SF di altissima qualità. In più, però Il Quinto Principio è quel che si definisce un ‘classico immediato’, uno di quei libri che da subito si impongono come pietre di paragone.

supplemento n.39 della collana UraniaIn questo caso, va detto, l’etichetta fantascienza, per quanto corretta, rischia di chiudere questo testo in una sorta di recinto che può solo andargli stretto. Siamo di fronte a un romanzo di grande spessore che può ambire ad uscire dal ghetto del genere e che meriterebbe di ricevere i giusti riconoscimenti dal mondo culturale italiano. Se non che proprio quest’ultimo troppo spesso ama rinchiudersi nel suo ghetto dorato ed esclusivo.

Il Quinto Principio, poi, è scritto in una prosa eccellente. A livello di terminologia, di sintassi, di ricchezza descrittiva e, più in generale, di stile Vittorio Catani vola parecchio alto.

La trama è complessa, ricca di personaggi, svolte e accadimenti, ma Catani riesce a tenere tutto insieme in maniera mirabile, senza cadute di ritmo, ricostruendo un mondo futuro iperrealistico, immaginifico, sotto certi aspetti drammaticamente attendibile, che amplifica suggestioni e problematiche del nostro presente.

La lettura scorre rapida, le pagine si divorano con piacere. Anche perché – Catani lo rivendica nell’intervista che chiude l’Urania che ospita il romanzo – lo scheletro di Il Quinto Principio è costituito da un côté avventuroso dispiegato senza remore.

Il Quinto Principio pone interrogativi inquietanti – la domanda ‘Dove stiamo andando?’ è sottesa a ogni sua pagina – e al contempo delizia il lettore con grande intelligenza.

Mirco Rosga Cucchi

Vittorio CataniL’AUTORE

Vittorio Domenico Luigi Catani (Lecce, 17 luglio 1940) è uno scrittore italiano. Dal 1962 scrive narrativa e saggistica, soprattutto di generefantastico e fantascientifico. Ha avuto traduzioni in Francia, Germania, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Finlandia, Giappone, Brasile. Nel 1989 ha vinto la prima edizione del Premio Urania ( indetto dalla collana omonima di Mondadori ) per un romanzo italiano. Gli è stato inoltre attribuito per 17 volte l’annuale Premio Italia per la fantascienza, organizzato dalla sezione italiana della WorldSF. Tra i primi autori a tentare una “via italiana” alla fantascienza – scrive dai tempi della storica rivista Oltre il cielo -, la sua narrativa è caratterizzata dalla scelta di temi sociali, ecologici, psicologici, elaborati in veste avventurosa e insieme allegorica, nell’intento di presentare una “fantascienza del reale”. Oltre ai romanzi, i suoi racconti sono apparsi su riviste specializzate, quotidiani e periodici, tra cui Urania, Galaxy, Galassia, Robot [prima serie], Nova Sf*, Futuro Europa, Robot [nuova serie], l’Unità, La Gazzetta del Mezzogiorno, MacWorld. Catani collabora al quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, al trimestrale di ecologia Villaggio Globale, alle riviste telematiche Fantascienza.com e Carmilla on line. Ha curato l’antologia Il futuro nel sangue (R&D 1994, supplemento di Carmilla.) Funzionario di banca in pensione, vive e lavora a Bari.