Jack Vance. I quattro romanzi che seguono sono quelli che, assieme alla saga della Terra Morente, mi sono piaciuti di più. In un mondo stranissimo ci sono moltissime razze in eterna lotta tra di loro. E l’uomo? Arriva, o meglio naufraga, e creerà disordini tra tutte quelle strane razze aliene.
La serie è quella di Planet of Adventure ma è conosciuta in italiano con il nome di Tschai.
Eccovi la cronistoria:
1 – City of the Chasch: Ace Books, 1968; #G-688; $ 0.50; pg. 157.
aka: Chasch (1986); The Chasch (2005).
Naufragio sul Pianeta Tschai – Urania n. 562 del 21 Marzo 1971; Urania Classici n. 243 del Giugno 1997; Oscar Fantascienza n. 102 del Novembre 92.
L’astronave di Adam Reith, Explorator IV, naufraga sul remoto pianeta Tschai, nel sistema di Carina. Solo, ferito e disarmato, il terrestre comincia il suo viaggio tra le violente, imprevedibili, mostruose culture di un mondo immerso in una guerra senza fine.
2 – Servants of the Wankh: Ace Books, 1969; #66900; $ 0.50; pg. 158.
Aka: Wankh (1986); The Wannek (2005).
Le insidie di Tschai – Urania n. 565 del 2 Maggio 1971; Urania Classici n. 250 del Gennaio 1998; Oscar Fantascienza n. 106 del Marzo 1993 (Le insidie del Pianeta Tschai).
Il pianeta Tschai è quello che sarebbe chiamato un mondo pluralistico. Le razze e sotto-razze sono innumerevoli, gli incroci, gli ibridismi, le degenerazioni, le mutazioni non si contano; un precario equilibrio si è stabilito tra società diversissime, che vanno dalla più raffinata tecnologia al nomadismo, da condizioni barbariche a rigide gerarchie di tipo medioevale. Adam Reith, il naufrago terrestre, continua la sua lunga marcia per questo formicolante labirinto, dove un gesto, una parola sbagliata, possono significare la morte. Ma per lui non si tratta soltanto di sopravvivere giorno per giorno, né di imparare e scoprire. Il suo scopo, cui resta disperatamente attaccato a ogni nuova svolta avventurosa, è quello di procurarsi con ogni mezzo un’astronave e ripartire per la Terra. Ma riparare I’astronave naufragata su quel mondo di mostri non è un’impresa facile, e così ancora una volta il terrestre è costretto a seguire le pericolose rotte dell’avventura. Dopo i Chasch blu, è ora la volta dei Wankh e degli altri feroci signori di quel mondo primordiale. Ma se la tecnologia di Tschai è arretrata, non lo è certo la sete di sangue… come Adam Reith imparerà a sue spese.
3 – The Dirdir: Ace Books, Aug. 1969; #66901; $ 0.60; pg. 188.
I tesori di Tschai – Urania n. 567 del 30 Maggio 1971; Urania Classici n. 253 dell’aprile 1998; Oscar Fantascienza n. 108 dell’Aprle 1993 (I tesori del Pianeta Tschai).
Nella zona nera alcuni si avventurano di notte, altri in pieno giorno. C’ è chi si sente più sicuro in gruppo. Ciascuno ha una propria teoria. Quasi nessuno, una volta entrato, ritorna più a raccontare se fosse giusta. La Zona nera è l’ Eldorado di Tschai, un immenso territorio aspro e accidentato dove affiorano le pietre preziose – rosse, turchine, verdi, opalescenti – che sono la moneta comune a tutto il pianeta. E tra i disperati di ogni razza che rischiano la vita c’è anche Adam Reith, il terrestre. Anche lui vuole arricchire in fretta. Tra lui e i tesori di Tschai ci sono soltanto piccole comitive di sportivi. Lo sport che praticano è la caccia all’ uomo.
4 – The Pnume: Ace Books, 1970; #66902; $ 0.60; pg. 156
Fuga da Tschai – Urania n. 571 del 25 Luglio 1971; Urania Classici n. 258 del Settembre 1998; Oscar Fantascienza n. 111 dell’Ottobre 1993 (Fuga dal Pianeta Tschai)
Se la superficie di Tschai pullula di razze e civiltà diversissime il vero enigma del pianeta sta nel sottosuolo. Adam Reith, che ha percorso in lungo e in largo continenti e oceani, che ha superato, con la forza o con l’astuzia, tutti i pericoli concepibili, e che si crede ormai vicinissimo all’astronave della salvezza definitiva, s’accorge d’essere stato troppo ottimista. I suoi viaggi, le sue imprese, sono stati seguiti -fin dal primo giorno da osservatori silenziosi e persistenti: e proprio quando la libertà gli sembra a portata di mano, precipiterà nel loro regno d’ombre, nel loro antichissimo, sussurrante labirinto di talpe, dove il tempo non si calcola a ore o secoli, ma a centinaia di millenni. L’ultimo nemico di Adam Reith sarà il gelo immobile e indifferente di un immenso museo.
Tutti e quattro i romanzi sono stati pubblicati assieme in:
Pianeta Tschai – Urania Biblioteca n. 1 del Marzo 1978.
Pianeta Tschai – I Massimi della Fantascienza del Maggio 1988.
Tschai – Urania Le Grandi saghe n. 1 del Luglio 2006.
Ferdinando Temporin