Speciale P.K.Dick – “In senso inverso” | “Redivivi S.p.A.” | “Ritorno dall’aldilà” (Counter-clock World, 1967)

SpecialePhilipDick[11]sPECIALE PkdIn senso inversoRicordo ancora che quando la traduzione italiana di Counter-Clock World venne ripubblicata da Fanucci, poco dopo il 2000, essa venne letta e commentata anche da Toni Negri. Il romanzo in realtà non era affatto una novità; uscito in America nel 1967, era stato tradotto la prima volta in italiano nel 1972. Attinge, come altri romanzi del nostro, da un racconto, “Il suo appuntamento è fissato per ieri” (1966).

La storia si ambienta in California nel 1998. Questa per noi è una data del passato, ma nel ’67 per Dick era sufficientemente lontana nel futuro da poter ipotizzare che un inspiegato fenomeno naturale, la fase di Hobart, avesse invertito la direzione del tempo, almeno per quel che riguarda i fenomeni biologici. Per cui la gente invece di invecchiare ringiovanisce, e i morti cominciano a riformarsi nelle tombe, e a chiedere di essere dissotterrati. Non che questo implichi l’immortalità: a tutti toccherà prima o poi di tornare neonati, e di dover essere reinseriti nell’utero materno per diventare spermatozoo ed ovulo. Però questa surrealistica inversione del ciclo vitale porta al ritorno dei defunti, e ovviamente questo ha conseguenze piuttosto interessanti sulla società. Nel mondo normale nessuno può dire se un nuovo nato sarà un santo, uno scrittore di successo, un signor nessuno oppure un feroce e sanguinario dittatore. Ma nel mondo della Fase di Hobart si può sapere con ragionevole approssimazione chi sta per tornare in vita, e ovviamente ci si può fare un’idea del bene o del male che potrebbe provocare.

Counter-Clock WorldProprio questo è il problema quando si scopre che sta per tornare in vita l’Anarca Thomas Peak, carismatico leader politico di colore che ha lottato contro le discriminazioni razziali e fondato la setta religiosa degli Uni. Il problema si pone specialmente per il leader religioso e politico afroamericano Ray Roberts, che governa la Libera municipalità negra, la parte secessionista degli Stati Uniti a maggioranza di colore, nonché la religione Uni, basata sulla comunione spirituale tramite droghe. La differenza tra Roberts e Peak non sta solo nell’approccio più pacifista di Peak (ispirato in parte a Martin Luther King, in parte all’amico di Dick, il vescovo Pike, espressamente citato nel romanzo) rispetto all’incitazione alla violenza di Roberts (accostato ingenerosamente a Malcom X); il vero problema è che Roberts è un delinquente che usa strumentalmente la politica per i propri comodi e per accumulare ricchezza e potere (e potrebbe in questo somigliare più che altro a Farrakhan), mentre l’Anarca era un vero leader che credeva nella sua missione. Se quest’ultimo tornasse in vita, Roberts verrebbe rapidamente spodestato ed emarginato. Per cui Roberts comincia a tramare per individuare il luogo in cui è sepolto Peak, in modo da intervenire tempestivamente nel momento della sua imminente rinascita, e assicurarsi che il morto resti morto.

In questo complotto politico sono coinvolti tutti i vari personaggi del romanzo: Sebastian Hermes, titolare di un piccolo vitarium, una delle aziende che si occupano della resurrezione dei morti e hanno il diritto di metterli in vendita; sua moglie Lotta, molto più giovane di lui, e sempre più giovane per via della fase di Hobart; l’agente di polizia Joe Tinbane, amico di Sebastian ma fortemente attratto dalla sua giovanissima e avvenente moglie; l’autoritaria bibliotecaria Mavis McGuire, che si occupa di eliminare i libri man mano che il tempo retrocede, e la minacciosa organizzazione dei Cancellatori alle sue spalle.

CNTRCLCKWR1974Tra un colpo di scena e l’altro (questo è senz’altro un romanzo di Dick che mescola sfacciatamente speculazione teologica e una trama da fantascienza pulp) nella vicenda si confrontano quelli che vogliono il ritorno dell’Anarca, e quelli che ne vogliono ostacolare la rinascita: i buoni e i cattivi, pare suggerire Dick. Ovviamente Thomas Peak (il cui nome probabilmente allude all’autore di uno dei vangeli gnostici, e anticipa l’identità segreta che per qualche tempo Dick crederà di avere dopo le esperienze del febbraio-marzo 1974) è una figura messianica, la cui resurrezione fa pensare a un Secondo avvento; e la fitta trama di riferimenti religiosi nel testo avvalorerebbe questa lettura (chi accompagna le anime nel loro ritorno nella carne se non Sebastian Hermes, che si chiama come il dio greco che portava le anime dei morti nell’aldilà?); e ogni capitolo ha per epigrafe passi tratti dalla patristica e dalla scolastica.

Ma non va dimenticato che la figura cristologica attorno alla quale si snoda la vicenda ha la pelle scura, e che nella vicenda vengono citate le rivolte di Watts, Oakland e Detroit. Del resto, Mavis McGuire e i Cancellatori non vogliono il ritorno di Peak proprio per evitare che sulla costa occidentale degli ex-Stati Uniti accada quel che nel romanzo si dà già per avvenuto su quella orientale, ovvero la rivolta dei neri. Assieme all’Ora dei grandi vermi, a Svegliatevi dormienti e, in parte, a Scorrete lacrime, disse il poliziotto, questo romanzo attesta l’impatto che su Dick ebbero le forti tensioni razziali degli anni ’60, e prova ancora una volta come il contesto sociopolitico si manifesti anamorficamente nel testo fantascientifico.

Umberto Rossi

Philip K. DickL’AUTORE

Philip Kindred Dick (Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982) è stato uno scrittore statunitense. La fama di Dick, noto in vita esclusivamente nell’ambito della fantascienza, crebbe notevolmente nel grande pubblico e nella critica dopo la sua morte, in patria come in Europa (in Francia e in Italia negli anni ottanta divenne un vero e proprio scrittore di culto), anche in seguito al successo del film Blade Runner del 1982 liberamente ispirato a un suo romanzo. In vita pubblicò quasi solamente opere di narrativa fantascientifica – un genere all’epoca considerato “di consumo” – ed è stato successivamente rivalutato come un autore postmoderno precursore del cyberpunk e, per certi versi, antesignano dell’avantpop. Gli sono stati dedicati molteplici studi critici che lo collocano ormai tra i classici della letteratura contemporanea. Temi centrali dei suoi visionari romanzi sono la manipolazione sociale, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del “falso”, l’assuefazione alle sostanze stupefacenti e la ricerca del divino.

Nato a Chicago, con la sorella gemella Jane, in una famiglia dai legami burrascosi (la madre, da lui descritta come nevrotica, divorziò dal padre pochi anni dopo la nascita dei gemelli), Philip Dick trascorse un’infanzia e un’adolescenza solitarie e tormentate: la sorellina morì a poche settimane dalla nascita (Dick le rimase sempre legato, e decise di essere seppellito accanto a lei); dopo il trasferimento in California, frequentò l’Università di Berkeley, ma non concluse gli studi a causa della sua militanza nel movimento contro la guerra di Corea e del suo pacifismo(per continuare gli studi universitari avrebbe dovuto sostenere un corso di addestramento – ROTC – come ufficiale della riserva, all’epoca obbligatorio), che lo portarono ad avere problemi col maccartismo di quegli anni. Iniziò a lavorare in un negozio di dischi dove conobbe la prima moglie, Jeanette Marlin (il matrimonio durò da maggio a novembre ’48). Le sue affermazioni secondo cui in quel periodo avrebbe lavorato in una radio locale non sono mai state provate, anche se è possibile che abbia scritto testi pubblicitari per qualche emittente di Berkeley. Sicuramente la nascita della sua conoscenza e del suo amore per la musica classica precedette gli anni in cui lavorò come commesso nel negozio di dischi.

L’incontro con la fantascienza avvenne, forse per caso, e forse nel 1949 (ma il suo primo racconto, “Stability” Stabilità, pubblicato postumo, fu scritto nel 1947), quando invece di una rivista di divulgazione scientifica ne acquistò per sbaglio una di fantascienza (la circostanza non è certa). Esordì nel 1952 sulla rivista Planet Stories. Lasciata la prima moglie, si risposò con Kleo Apostolides (dal 14 giugno 1950 al 1959), militante comunista di origini greche. In questo periodo pubblicò i primi romanzi e una notevole quantità di racconti. Il matrimonio con Kleo andò in crisi quando Dick si trasferì nella zona rurale di Point Reyes, a nord di San Francisco, in quella Marin County che fu l’ambientazione di diverse opere (tra tutte Cronache del dopobomba). Lì conobbe Anne Williams Rubinstein, che diventò la sua terza moglie (rimasero sposati dal 1º aprile 1959 all’ottobre 1965). Era una donna colta e di forte personalità, vedova e madre di tre figlie, che gli diede una figlia: Laura Archer (25 febbraio 1960). Dick si trasferì a casa di Anne, e per mantenere la famiglia e il tenore di vita della moglie abbandonò la fantascienza, poco remunerativa e per niente prestigiosa, per tentare di occuparsi di narrativamainstream. Ma Dick visse ciò come una sconfitta, di cui considerò responsabile la moglie. Il fallimento come “nuovo” autore fu la goccia; il matrimonio andò a pezzi, Dick si convinse che la moglie avesse assassinato il precedente marito e che avrebbe fatto lo stesso con lui. Divorziarono nel 1965, e Dick si trasferì a San Francisco.

Dick assumeva anfetamina fin dai primi anni Cinquanta, sostanza che gli era stata prescritta dallo psichiatra che gli aveva diagnosticato una lieve forma di schizofrenia; l’anfetamina era usata per combattere gli stati depressivi di cui lo scrittore soffriva occasionalmente. Man mano Dick sviluppò una vera e propria tossicodipendenza dalla sostanza, che lo agevolava nella stesura delle sue opere. L’abuso di stimolanti raggiunse livelli allarmanti durante la seconda metà degli anni Sessanta, proprio mentre l’autore scriveva due dei suoi romanzi più importanti (Il cacciatore di androidi e Ubik). La rottura con la quarta moglie, Nancy Hackett (sposata dal 6 luglio 1966 al 1972), che lo abbandonò assieme alla figlia Isolde Freya (ora Isa Dick Hackett ) (15 marzo 1967), e la morte del suo carissimo amico Jim Pike, mandarono Dick alla deriva; lo scrittore si trovò a vivere in una casa di sbandati, e la situazione arrivò al punto critico quando, in sua assenza, la sua abitazione subì un’effrazione durante la quale sconosciuti forzarono il suo schedario blindato (Dick fece innumerevoli ipotesi sulla loro identità, arrivando a sospettare che fossero agenti dell’FBI; a tutt’oggi la questione non è stata chiarita). In seguito Dick partecipò a una conferenza sulla fantascienza a Vancouver, in Canada, e decise di stabilirvisi. Anche l’esperienza canadese fu però un fallimento, dovuto al consumo eccessivo di psicofarmaci e alla mancanza di denaro. Dick si fece ricoverare in una comunità di recupero pertossicodipendenti, la X-Kalay, un’esperienza breve che però lo aiutò chiudere con le anfetamine. Molti eventi e situazioni risalenti al suo percorso esistenziale di questo periodo ebbero un ruolo importante nel suo romanzo Un oscuro scrutare. Tornato in California, Dick si stabilì alla periferia di Los Angeles e nel 1972 riprese a scrivere, anche in seguito all’incontro con Leslie (Tess) Busby (18 aprile 1973-1977), la quinta moglie, dalla quale ebbe il terzo figlio, Christopher Kenneth (25 luglio 1973). Tra il febbraio e il marzo del 1974 Dick iniziò a sentire voci e avere visioni in sogno e da sveglio. Convinto di vivere un’esperienza mistica, Dick prese a scrivere l’Esegesi, una vasta raccolta di appunti a carattere teologico-filosofico a partire dai quali scrisse la celebre Trilogia di Valis, punto d’arrivo della sua esperienza letteraria.

Morì a Santa Ana, in California, per collasso cardiaco, nel 1982, proprio quando i diritti delle sue opere cominciavano a dargli per la prima volta una certa sicurezza economica, e mentre era in lavorazione il primo film basato su una delle sue storie: Blade Runner, di Ridley Scott, che Dick non poté vedere completato, anche se riuscì a visitarne il set. (Biografia tratta da Wikipedia)