Serie TV: “Battlestar Galactica” (2004 – 2009)

Vincenzo-Cammalleri5BATTLESTAR GALACTICA[5]La guerra dei Cyloni è finita da molto tempo, tuttavia non dobbiamo dimenticare perché molti di noi hanno sacrificato così tanto per la causa della libertà. Il prezzo di indossare l’uniforme può essere alto, ma… qualche volta è troppo alto. Quando abbiamo combattuto i Cyloni, l’abbiamo fatto per salvare noi stessi dall’estinzione. Ma non abbiamo mai risposto alla domanda “perché?”. Perché noi come persone meritiamo di essere salvati? Continuiamo a commettere omicidi per avidità, per odio, per gelosia. E continuiamo a far ricadere tutti i nostri peccati sui nostri figli. Ci rifiutiamo di accettare la responsabilità di ciò che abbiamo fatto. Com’è accaduto con i Cyloni. Abbiamo deciso di giocare a Dio, creare la vita. Quando quella vita si è rivoltata contro di noi, ci siamo consolati con la consapevolezza che non era veramente colpa nostra, non veramente. Non puoi pensare di essere Dio e infischiartene delle cose che hai creato. Prima o poi, arriva il giorno in cui ti devi assumere le responsabilità del tuo operato. (William Adamo)
Battlestar Galactica è una delle migliori serie tv di fantascienza di sempre. La serie statunitense, creata da David Eick e Ronald D. Moore, è un il remake di Galactica, serie televisiva del 1979.

Andata in onda negli Stati Uniti dal 2004 al 2009, è una space opera capace di mescolare con sapienza gli emozionanti combattimenti fra i mortali caccia spaziali insieme a una trattazione interiore dei personaggi eccellente.
La storia inizia con una miniserie della durata di 180 minuti trasmessa nel 2003. L’umanità vive pacifica sulle dodici colonie, dodici pianeti i cui nomi si rifanno ai dodici segni zodiacali. La guerra contro i Cylon, robot creati dall’uomo e in seguito ribellatisi ai propri padroni, è solo un ricordo lontano che vive nella memoria dei pochi veterani rimasti da quella guerra. La pace dura da quarant’anni, e l’umanità non ha più nessun contatto con i Cylon, i quali hanno abbandonato lo spazio abitato dagli uomini.

BG 2004[4]Negli anni però i Cylon hanno preparato il campo al loro ritorno. Dopo essersi introdotti nel sistema informatico della difesa, con un attacco fulmineo mettono in ginocchio le dodici colonie. Un improvviso attacco nucleare sterilizza di fatto tutto lo spazio umano abitabile, risparmiando solo i pochi fortunati che al momento dell’attacco si trovavano in orbita o in viaggio su una nave spaziale. Il comandante Adamo del Galactica, unica nave militare risparmiata dall’attacco, si fa carico di guidare il proprio equipaggio verso la mitica tredicesima colonia: il pianeta Terra.

I richiami biblici sono evidenti, e per certi versi l’aspetto mistico della serie non farà che aumentare col proseguire della serie, lasciando forse un po’ delusi i fan che poco hanno apprezzato la deriva fortemente teologica dell’ultima stagione.

Nonostante questo aspetto Battlestar Galactica ha fatto innamorare gli appassionati del genere grazie allo spessore dei personaggi, curato fin nei minimi dettagli. Lungi dall’essere dei semplici veicoli per lo svolgimento della trama i protagonisti sono esseri pensanti, con le proprie paure, le proprie ambizioni, i propri dolori.

A complicare il tutto vi è poi l’ultima, innovativa, arma dei Cylon: ovvero Cylon dalle sembianze umane, del tutto indistinguibili da esseri umani in carne e ossa, e infine esseri umani che non sanno di non essere umani, che scopriranno con propria sorpresa di essere qualcosa di diverso da ciò che hanno sempre creduto. Quest’ultima rivelazione aumenta la complessità della storia e ne accresce il valore filosofico, invitando alla riflessione sul termine “umano” e spingendo lo spettatore e rivedere le proprie posizioni insieme agli uomini e alle donne del Galactica, ossessionati dall’istintiva paura del diverso e allo stesso tempo commossi dall’umanità di alcuni Cylon.

BG 2009[5]Il realismo viene inoltre accentuato dalla tecnica di ripresa, che in stile documentaristico trasporta lo spettatore sul Galactica, quasi a farlo partecipare in prima persona alle vicende.

Particolarmente azzeccata è anche la musica che accompagna la narrazione, a volte inquietando, a volte trascinando lo spettatore nell’universo di Battlestar Galactica.

Insomma, la serie, che si estende per quattro stagioni, non può far a meno di appassionare chi ama la fantascienza , in particolare chi è fortemente attratto dalla space opera, anche grazie ad una ottima caratterizzazione delle battaglie.

Dell’universo del Galactica fanno parte anche diversi film, che approfondiscono alcuni dei temi trattati nella serie tv, e i due spin off, che hanno però deluso le aspettative, oltre ad una webserie e alcuni romanzi.

In definitiva, nonostante le ambientazioni cupe, non riuscirete a guardare anche una sola stagione senza desiderare di poter essere in prima persona parte dell’equipaggio del Galactica. Chi scrive può solamente consigliarvi, se non l’aveste già fatto, di procurarvi la serie completa, disdire tutti gli impegni, chiudervi in casa e materializzarvi a bordo del Galactica. Non ve ne pentirete.

Vincenzo Cammalleri