Recensione: OMEGA HA TRADITO IL MONDO (2018) di Diego Altobelli

Articolo di Massimo LucianiReichard Keish – 5531 è un Operativo in prova nella megalopoli di Kölln al quale sono stati innestati impianti cyborg che lo rendono adatto al lavoro per cui si sta preparando. Nel corso del suo addestramento finisce coinvolto in una vicenda complessa dopo aver assistito all’omicidio di un Operativo. Le indagini di Reichard Keish – 5531 portano una serie di complicazioni connesse a Vandalismo Sociale, un gruppo anarchico che lotta contro il controllo del Cervello Centrale, ma anche alla morte dei suoi genitori. Ogni nuovo indizio che scopre sembra portare più domande che risposte, anche per il coinvolgimento di Vicky e di Kozue, due donne vicine a lui.

Titolo: Omega ha tradito il mondo | Autore: Diego Altobelli | Anno di pubblicazione: 2018 | Editore: Bakemono Lab | Collana Kuroi | EAN: 9788894826104 | Pagine: 310 | Illustrato da Francesca Gai

“Omega ha tradito il mondo” mescola elementi di distopie classiche con altri che si rifanno al cyberpunk per raccontare la storia ambientata circa trecento anni nel futuro che però fa riferimento a problemi che possono riguardare qualsiasi momento storico. C’è una distopia fortemente basata su tecnologie avanzate con un Cervello Centrale come Grande Fratello e cyborg ma alla fine è una storia di esseri umani che hanno le loro emozioni, le loro motivazioni e i loro sentimenti con problemi riguardanti libertà e controllo.

Diego Altobelli mescola un po’ vari generi e sottogeneri letterari e si può dire che “Omega ha tradito il mondo” sia anche un giallo dato che il protagonista Reichard Keish – 5531, che racconta la sua storia in prima persona, compie un’indagine su un omicidio. Essa serve all’autore per offrire una lunga serie di dettagli su quella megalopoli e la società al suo interno, sui personaggi più importanti per sviluppare una trama che diventa sempre più complessa.

Inizialmente, può sembrare che la trama sia semplice e lineare con una distopia, cyborg i cui impianti in qualche modo rappresentano una perdita di umanità, una resistenza contro la dittatura da parte del gruppo conosciuto come Vandalismo Sociale i cui messaggi vengono continuamente riportati nel corso del romanzo. Non tutto è ciò che sembra e la storia pian piano mostra una serie di sorprese e colpi di scena.

Il concetto di rivoluzione è fondamentale in questo romanzo, tanto che la maggior parte dei capitoli ha un titolo strutturato come “A proposito della rivoluzione di” assieme al nome di un personaggio importante con la variante “A proposito della mia rivoluzione” quando si riferisce al protagonista Reichard Keish – 5531. Il senso, o forse è meglio dire i vari sensi, di questo concetto vengono sviluppati nel corso della trama.

La mia impressione complessiva di “Omega ha tradito il mondo” è positiva per una serie di motivi. Il romanzo non è molto lungo, circa 300 pagine a caratteri tutt’altro che microscopici, ma Diego Altobelli riesce a mettervi assieme molti elementi in modo equilibrato e non banale.

L’elemento giallo permette di lanciare lo sviluppo della trama “agganciando” il lettore grazie al fatto che va oltre un’ambientazione che inizialmente può dare un’impressione di già visto. L’azione, anche con eventi brutali, è ben mescolata a introspezione e riflessioni. In questo modo Diego Altobelli mantiene fin dall’inizio una narrazione con un buon ritmo che accelera fino ad arrivare alla parte finale, dove c’è la maggior concentrazione di colpi di scena e sorprese.

Alla fine di “Omega ha tradito il mondo” ognuno può fare le sue riflessioni su libertà e controllo nei rapporti tra persone e società. Contiene parecchi spunti di riflessione offerti da Diego Altobelli all’interno di un romanzo intrigante e ben congegnato e per questi motivi ne consiglio la lettura.

Massimo Luciani