Recensione: “Il cuore esploso” (The Exploded Heart, 1996) di John Shirley

Recensione di Massimo CitiIl cuore esplosoSussultano i nervi alla lettura dei racconti di questo libro, tenetevi a portata di mano dei sedativi altrimenti il cuore potrebbe veramente esplodervi. John Shirley porta i suoi lettori a dubitare della propria salute mentale, aggredisce i preconcetti fondendo allucinazioni hi-tech con immagini viscerali provenienti dai luoghi più oscuri della sua mente drogata. “Volevo che la gente mettesse in discussione la realtà, le convinzioni politiche, sociali, esistenziali, tutto…”. I protagonisti di Shirley si scagliano con ferocia contro il filo spinato del conformismo, usano i denti come una cesoia, si strappano i vestiti, si lacerano la pelle e, seppur feriti, continuano a lottare. Nonostante i toni cupi tipicamente cyberpunk, questi antieroi sconfitti per tutta una vita, trovano sempre l’ironica via del riscatto, anche grazie a una grintosa colonna sonora che ci accompagna per tutto il libro. “La musica è una sorgente, e se inquiniamo la sorgente non dobbiamo fare altro che attendere, alla fine si purificherà da sola.” “Il cuore esploso” non è solo una raccolta di racconti di fantascienza, ma anche un tumultuoso percorso autobiografico di un ribelle americano durante un ventennio debosciato.

Titolo: Il cuore esploso | Titolo originale: The Exploded Heart (1996) | Anno di pubblicazione italiana: 2000 | Editore: ShaKe Edizioni | Collana: Cyberpunkline 17 | ISBN: 8886926677 | Pagine: 188 | Prezzo: 23.000 lire | Copertina di Daniele Barbiero | Traduzione di Giancarlo Carlotti e Andrea Tuveri

Il cuore esploso di John Shirley, edito da ShaKe edizioni underground è un’antologia che raccoglie una decina di racconti di fantascienza cyberpunk scritti da un autore in età giovanile che mostra il suo talento a vantaggio dei posteri. Si tratta di racconti davvero sorprendenti come Ombra di una tempesta di neve, ossia la descrizione di cosa accade se per alleviare il problema delle disoccupazione a qualcuno viene in mente di sostituire i manichini dei centri commerciali con veri esseri umani (un racconto memorabile, da E.T.A. Hoffman del XXI secolo) o feroci e concentrati come Parrocchetto, racconto di guerra a suo modo esemplare, o rabbiosamente sovversivi come L’Aziendale o Il Principe, dove la sovversione è, una volta tanto, rivolta contro il bersaglio “giusto”, ossia il levigato e anonimo mondo dell’impresa, o, infine, malinconicamente inquietanti come la prosodia Cicatrici.

The Exploded HeartUna raccolta di racconti anfetaminici, sorretti da un ritmo personalissimo e veramente duro (John Shirley nella sua vita è stato musicista, e si sente – vedi intervista in queste pagine).

La ShaKe non lo scrive da nessuna parte, o perlomeno in nessun luogo visibile, ma si tratta di racconti degli anni ‘80 e almeno in qualche caso (Ciò che voleva), un racconto con un violinista satanico (ancora Hoffman?) il tempo passato in mezzo si sente. E poi qualche righetta dedicata alla bibliografia e alle altre opere di Shirley non avrebbe affatto stonato, magari al posto dell’introduzione di Bruce Sterling, graziosa, divertente ma tragicamente datata. In compenso ottima la traduzione di Giancarlo Carlotti e Andrea Tuveri.

Qui la conferenza tenuta da John Shirley, «False singularities» per TEDx Brussels 21/11/2011

Massimo Citi

JOHN SHIRLEYL’AUTORE

John Patrick Shirley (Houston, 10 febbraio 1953) è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, autore di romanzi, racconti, sceneggiature televisivee cinematografiche di fantascienza e horror. John Shirley è cresciuto prevalentemente nelle vicinanze di Portland in Oregon. È stato cantante della band post-punk funk-rock Obsession, prodotta dalla Celluloid Records, mentre viveva a New York e a Parigi, negli anni ottanta, e più tardi ha fatto parte della band Panther Moderns. Attualmente vive nell’area della Baia di San Francisco. L’eclettico e autorevole John Shirley è noto per il suo contributo alla fantascienza cyberpunk, così come per la suspense (come nei romanzi Spider Moon e The Brigade), per le storie e i romanzi horror e per i lavori cinematografici sempre di stampo horror. La sua sceneggiatura più celebre è quella del film Il Corvo, del quale è stato lo sceneggiatore iniziale, prima che David Schow rimaneggiasse la sceneggiatura. Ha anche scritto sceneggiature per Star Trek: Deep Space Nine e Poltergeist. Da citare i suoi primi, intensi e espressionistici romanzi horror comeDracula In Love e Cellars che hanno influito sul movimento Splatterpunk nell’horror, e sul successivo movimento “bizarro”. Secondo il critico letterario Paul T. Riddell (“John Shirley and the Death and Rebirth of Cyberpunk”, Tangent Magazine): « Proprio come i Sex Pistols non furono la prima band ‘punk’ ma agirono come catalizzatori per l’intero movimento, John Shirley ha catalizzato l’intero movimento cyberpunk. Un uomo nato a Portland che ha capeggiato una band punk mentre scriveva racconti di fantascienza come lavoro regolare, Shirley è riuscito a ispirare molti degli altri talenti con il suo stile violento. …Sfortunatamente, la gran parte della comunità di fantascienza non era pronta per gli atteggiamenti “alla Wolverine” di Shirley, preferendo le fantasie cyber di Gibson ai riff punk di Shirley. La sua ambiziosa serie Eclipse è stata data alle stampe alla fine degli anni ottanta ma non è mai diventata davvero famosa, soprattutto perché Shirley affrontava temi sociali reali piuttosto che fantasie di UNIX per nerd e microserf (in italiano,adoratori della Microsoft). Il rock della città vivente e The Exploded Heart, sono ristampe rivisitate, rispettivamente, di uno dei primi libri di Shirley e di una raccolta delle sue prime storie brevi, e rivelano la genesi del prototipo di racconto cyberpunk. Soprattutto il primo riesce in questo: i primi barlumi dello stereotipo cyberpunk del superstite urbano con gli occhiali a specchio, fanno la loro comparsa con Il rock della città vivente, una personificazione vivente della coscienza di una città. Il rock della città vivente, il libro, inizia con Stuart Cole, il padrone del famoso nightclub Club Anesthesia, e la sua importanza per la Città come un cavaliere che protegge San Francisco dai suoi nemici. Se da un lato termina troppo in fretta, esso enfatizza gli aspetti punk del genere, così come definisce il pensiero secondo cui un cavaliere non è sempre glorioso.. » I romanzi cyberpunk più importanti di Shirley sono Il rock della città vivente e la trilogia di Eclipse (Una canzone chiamata Giovinezza). Bruce Sterling ha citato la prima raccolta di storie di Shirley, Heatseeker, per essere stata un’opera influente per il cyberpunk. Effettivamente, alcune storie in Heatseeker sono particolarmente influenti: ne è un esempio Sleepwalkers, che probabilmente ha fornito l’ispirazione per i “pupazzi di carne” di William Gibson in Neuromancer. Gibson ha riconosciuto l’influenza di Shirley e di aver preso in prestito idee da lui, nella sua introduzione a Il rock della città vivente di Shirley. La recente raccolta di storie di Shirley che è costituita da storie sempre più bizzarre, intitolata Really, Really, Really, Really Weird Stories è già divenuta un cult. William Gibson, l’autore di Neuromancer, ha collaborato con Shirley su storie brevi—così come hanno fatto altri scrittori cyberpunk come Bruce Sterling e Rudy Rucker. Il lirismo, la ricchezza di idee e immaginazione, il crossover pioneristico, e l’umile onestà di Shirley sono stati lodati da altri scrittori come Clive Barker, Peter Straub, Roger Zelazny, Marc Laidlaw e A. A. Attanasio. Il suo lato più surreale, come in A Splendid Chaos mostra come è possibile descrivere l’indescrivibile con una credibilità paradossale ed un’impeccabile logica interna, senza badare a quanto sia bizzarro il tema trattato. A differenza di molti scrittori di “strada”, le esperienze personali di Shirley, come il suo recupero dalla tossicodipendenza e l’essere un punk rocker, hanno portato una verosimiglianza reale alla sua scrittura già dark e tinta di aspetti urbani. Negli ultimi anni Shirley è stato attirato per un po’ di tempo nella scrittura di “romanzi tie-in” e di adattamenti, ma si parla di un suo ritorno alla composizione di un romanzo apocalittico e impegnato politicamente dal titolo The Other End che, secondo il sito dell’autore, sottrae l’apocalisse al Cristianesimo e dà il Giorno del Giudizio ai Liberali per farne ciò che desiderano. Ciò riflette la sua tendenza a creare un divertimento fantasy che è al contempo satira politica, o allegoria spirituale, come ad esempio in Demons, in cui si scopre che l’industria ha causato deliberatamente morti per cancro come parte di un grande programma segreto di sacrificio umano. L’opera di Shirley spazia nei toni dal surreale, al crudo naturalismo, all’incubo. Shirley è anche uno scrittore di canzoni ed un cantante, avendo capeggiato numerose band punk, compresa la band di New York Obsession, che è stata registrata dalla Celluloid Records. Ha scritto testi per i Blue Öyster Cult, come ad esempio diverse canzoni dell’album Heaven Forbid.