“Marines, we have just become a low-tech deep recon patrol . . .” Stranded in a hellish alien desert, stripped of their strategic systems, quick reaction force, and supporting arms, and carrying only a day’s water ration, Marine Staff Sergeant Charlie Bass and his seven-man team faced a grim future seventy-five light-years from home. The only thing between his Marines and safety was eighty-five miles of uncharted, waterless terrain and two thousand bloodthirsty savages with state-of-the-art weapons in their hands and murder on their minds. But the enemy didn’t reckon on the warrior cunning of Marines’ Marine Charlie Bass and the courage of the few good men who would follow him anywhere–even to death. . .
Autori: David Sherman e Dan Cragg | Titolo: First to Fight | Anno di pubblicazione: 1997 | INEDITO IN ITALIA | Numero di pagine: 384 | Formato: Paperback | Editore: Random House USA Inc | Isbn-10: 0345406222 | Isbn-13: 9780345406224
Negli ultimi 10 – 15 anni, o poco più, abbiamo assistito a un rilancio della Fantascienza militare prodotta dagli autori statunitensi, che ci aveva abituato a narrative pacifiste di più che ottimo livello (cfr. la Fanteria dello Spazio di Heinlein, Guerra Eterna di Haldeman, le parabole della Butler, la produzione della Le Guin, tanto per citarne qualcuno). E’ possibile che ciò sia dovuto al rinnovato impegno militare USA nel mondo, e possiamo trovare alcuni fattori comuni alla maggioranza delle nuove storie di guerra futura:
a) Sono romanzi di formazione, nei quali si descrive l’evoluzione del/dei protagonista/i verso la maturazione, raccontandone emozioni, sentimenti e progetti.
b) Sono abbastanza critici verso l’establishment politico posto alla base del romanzo (con stilettate verso il presente, ovviamente, a destra come a manca)
c) Non sono una semplice esaltazione del buon soldato capace di sconfiggere i cattivi.
d) I protagonisti sono sovente degli antieroi, però con una solida tenuta morale.
La serie Starfist, si compone di quattordici romanzi del filone principale, tre di una serie collaterale, e un tentativo di realizzarne un film web ( https://youtu.be/XwqtmAIbbRQ ). Scritti da due ex sottufficiali dei Marines, sono ricchi di aneddoti e riferimenti alla vita reale di un membro di questa forza armata americana, con dettagli minuziosi ma mai noiosi: forse un poco misogini. I protagonisti sono più d’uno, le cui storie si intrecciano a mano a mano che il terzo plotone della compagnia L del 34 FIST – Fleet Initial Strike Team – della Confederazione terrestre, si trova coinvolto in campagne che si si rifanno abbastanza platealmente a quelle realmente vissute dai Marines, dalla seconda guerra mondiale a la prima e la seconda guerra del deserto, passando per il Vietnam (i nemici sono a volte riconoscibili nei giapponesi, nei Vietcong, in Al-Quaeda).
Spicca tra tutti, ma non li sovrasta, il sergente (poi diverrà tenente), Charlie Bass, un vero “badass”, tipo tosto, competente e idolo dei suoi uomini, dai quali vuole e ottiene molto, ma mai strapazza.
Gli altri coprotagonisti, Dean, Claypole, Schultz, – per citarne alcuni, sono tutti bene delineati nel loro sviluppo all’interno delle storie. Persino il furiere Doyle, costretto dagli eventi a combattere e a letteralmente farsela sotto più volte, diverrà un elemento prezioso del plotone. Qualche ingenuità, alcune perdonabili (i marines sono bravissimi, le altre forze armate poco competenti, se non dire disastrose – questa probabilmente voluta per rendere più solido il legame tra i lettori e il plotone) altre sopportabili se si pensa al background degli autori (i buoni sono a volte troppo buoni, e i cattivi, se civili, qualche volta un poco fessacchiotti). Si apprezza anche la capacità degli autori di immaginare combattimenti futuri: non semplicemente sostituire l’M16 con il blaster, ma nuovi armamenti richiedono nuove tattiche, i nuovi materiali nuove modalità di utilizzo. Anche l’universo di riferimento viene ben sviluppato, nel corso della lunga narrazione, così come il nemico alieno che compare nel quinto romanzo della serie. Se non si pretendono eccelse disquisizioni filosofiche, ma si vuole godere di una solida avventura non campata in aria, la serie è godibile, scritta in un americano divertente e comprensibile, financo quando adattano la lingua alle particolarità di ciascun mondo visitato. Del Rey ha cancellato la serie a sorpresa, nel 2010, probabilmente per una flessione nelle vendite.
Giorgio Bellini
I VOLUMI DELLA SERIE
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First to Fight, (1997)
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School of Fire, (1998)
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Steel Gauntlet, (1999)
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Blood Contact, (1999)
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TechnoKill, (2000)
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Hangfire, (2000)
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Kingdom’s Swords, (2002)
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Kingdom’s Fury, (2003)
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Lazarus Rising, (2003)
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A World of Hurt, (2004)
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Flashfire, (2006)
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Firestorm, (2007)
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Wings of Hell, (2008)
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Double Jeopardy, (2009)
GLI AUTORI
David Sherman is an American novelist who deals overwhelmingly with military themes at the small-unit tactical level. His experiences as a United States Marine during the Vietnam War show prominently in his work. Sherman was born in Niles, Ohio. He grew up in Kansas, Texas, New Jersey and Omaha, Nebraska, from where he joined the United States Marine Corps soon after turning 18. While a Marine he served in the peace time infantry, a tour as a military policeman, and fought a war in Vietnam. After his departure from the U.S. Marine Corps he moved to Philadelphia where he studied at the Pennsylvania Academy of the Fine Arts. He had a brief stint as a sculptor, winning awards for his work. He began writing in 1983, and his first book, Knives in the Night, was published in 1987. Altogether, as of June 2007, Sherman has published 26 novels, including 15 with his co-author, Dan Cragg. After a long residence in Philadelphia, in 2004 he moved to southern Florida.
Dan Cragg (born September 6, 1939 in Rochester, NY) is an American soldier, essayist, and science-fiction author. He is the son of James Wilson and Gertrude (née Finucane) Cragg and was married to the late Sun P. (née Yi) (Seoul, Korea, March 28, 1974). They have one child, a son, named Tam Le, first sergeant, USMCR & currently a police officer, Prince George’s County, MD; two grandchildren, Thomas and Heather. Mrs. Cragg died on April 14, 2009 after a lingering illness.