Recensione: “Cronache di Mondo9” (2015) di Dario Tonani

Ezio AmadiniCronache di Mondo9E’ un pianeta desertico, letale, una sconfinata distesa di sabbie velenose. Nel corso dell’evoluzione i suoi abitanti si sono applicati a una sola arte, la meccanica, rendendolo il regno delle macchine, del metallo e della ruggine. Eppure Mondo9 vive su una fiorente attività di commerci: titanici veicoli a ruote, grandi come bastimenti e governati da decine di uomini, solcano i deserti tra una città e l’altra. Perché c’è una guerra in corso: macchine contro macchine, metallo contro metallo. E mille pericoli attendono le loro prede acquattati sotto le dune: un misterioso morbo che trasforma la carne in ottone, fiori giganteschi che si nutrono di ruggine… Per la prima volta in un solo volume, il romanzo originario Mondo9 e quello nuovo, Mechardionica, inedito in edizione cartacea. Con tutti i tasselli mancanti a completare uno dei cicli più avventurosi della fantascienza internazionale.

Titolo: Cronache di Mondo9 | Autore: Dario Tonani | Editore: Mondadori | Collana: Urania Millemondi n.72 | Pagine: 358 | Prezzo: Euro 7,90 | Prezzo versione ebook: Euro 4,99 | Anno di Pubblicazione: 2015 | Illustrazioni di Franco Brambilla

Con una scrittura molto suggestiva e potente, Dario Tonani proietta il lettore in un mondo decisamente ostile alla vita umana, al punto che ogni cosa, vivente o non vivente, sembra volerla estinguere.

Tuttavia gli esseri umani ci sono e conducono la loro esistenza nella rassegnata consapevolezza che la lotta per la sopravvivenza non concede tregue e che la sconfitta è sempre in agguato.

La morte, per le donne e gli uomini di Mondo9, è solo una delle tante cose che possono accadere e non è neanche necessariamente l’ultima o la peggiore.

Questa umana rassegnazione ad un vita dura e incerta, insieme alle efficaci e ampie descrizioni di ambienti e paesaggi mi hanno fatto tornare in mente Francisco Coloane e il suo meraviglioso Capo Horn, libro antologico in cui l’Autore descrive un ambiente ostile (la Terra del Fuoco) in cui l’uomo non dovrebbe vivere, insieme all’ostinazione con cui l’uomo, invece, continua ad abitarlo, odiarlo e amarlo.

Protagonista assoluto di Mondo9 è il metallo, che vive nutrendosi di vita biologica, capace di stringere impensabili alleanze simbiotiche con gli uccelli e di soggiogare gli essere umani con un misterioso Morbo che, tanto lentamente quanto inesorabilmente, trasforma i loro corpi in animati manichini di latta e ottone.

Metallo che trionfa, elevandosi al rango di cinica divinità quando assume la sembianza di grande nave terrestre.

Navi di tutte le dimensioni sotto la cui nera chiglia non scorre l’acqua, ma spuntano decine o centinaia di grandi ruote, correndo sulle quali questi pachidermi d’acciaio solcano le loro lunghe rotte sugli sconfinati deserti di Mondo9.

Illustrazione di Franco Brambilla

Grandi navi munite di caldaie, fumaioli, ponti, plance e profonde stive, buie come la notte, in cui si celano complessi meccanismi bio-meccanici e inquietanti misteri.

Grandi navi dalle origini sconosciute, che hanno bisogno degli uomini (o di ciò che di essi rimane) per alimentarsi ed essere governate, che combattono tra loro con ferocia, che naufragano e che, prima o poi, muoiono in un trionfo di ruggine e rottami.

In questo inquietante universo, completato da piogge torrenziali, pericolose piante mangia ruggine, bellicosi uccelli e onnipresenti pestiferi miasmi di corpi e metalli putrefatti, si articolano gli eventi che vedono navi, umani e non più umani intrecciare le loro fantastiche e avvincenti storie.

La prima parte del libro, che raccoglie i primi racconti di Mondo9, ci presenta veri e propri affreschi, realizzati con potenti pennellate narrative, caratterizzati da suggestive descrizioni di ambienti e stati d’animo, nei quali una nave, la Robredo, è, in qualche modo, la vera e unica protagonista.

Molto efficace è l’alternanza della narrazione tra la terza persona al tempo passato, con cui sono descritti gli eventi e quella in prima persona al tempo presente (tramite frammenti di diari), che evidenzia le emozioni e gli stati d’animo di coloro che quegli eventi stanno vivendo.

Le storie, sostanzialmente prive di una vera e propria trama e tra loro legate solo dalla costante presenza della Robredo,raccontano una fantascienza molto metafisica, resa avvincente soprattutto dalla forte capacità evocativa dello stile narrativo.

La seconda parte del volume è costituita da un vero e proprio romanzo breve, ambientato nell’ormai perfettamente noto e terribile universo di Mondo9, romanzo non privo di sorprese e novità, dotato di personaggi ben definiti e di una trama perfettamente riconoscibile. Viene da pensare che scrivendo Mechardionica, Dario Tonani abbia provato un po’ di compassione verso quei lettori meno abituati al racconto astratto o, come dire, dodecafonico.

Immagine vincitrice assoluta (e categoria Ambienti), Diego Capani

Tuttavia le linee portanti della narrazione non cambiano: il pessimismo di fondo non arretra di fronte a un’inaspettata rivincita della speranza, così come nessun trionfo del bene sul male appagherà il senso di giustizia del lettore, che potrà comunque consolarsi con la constatazione che esseri umani e non più umani riescono a convivere, aiutandosi a vicenda, nel tentativo di raggiungere un obiettivo comune.

Nell’insieme Cronache di Mondo9 è un’opera molto interessante, originale, scritta con uno stile sofisticato e suggestivo, fortemente evocativo grazie anche a un sapiente ricorso all’onomatopea, che certamente può e deve essere considerata una pietra miliare nel panorama della fantascienza italiana.

Non a caso Cronache di Mondo9 ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.

È un libro che merita assolutamente di essere letto per cui, come direbbe Dario Tonani, buona lettura, comandanti!

Ezio Amadini

Dario TonaniL’AUTORE

Nato nel 1959, Dario Tonani è giornalista e vive in provincia di Milano. Ha pubblicato numerosi racconti e romanzi, segnalandosi come uno dei più interessanti autori degli anni Duemila. Finalista al premio Urania con il romanzo Infect@ (2007), ha gradualmente spostato il suo interesse verso una sf planetaria di ampio respiro.  (Biografia tratta da Cronache di Mondo9)