OLTRE PLUTONE (The Sunborn, 2005) di Gregory Benford

Articolo di Massimo Luciani

Copertina di Franco Brambilla per l’edizione Urania 1676 (Marzo 2020)

Sono passati oltre vent’anni da quando Viktor e Julia sono riusciti a raggiungere Marte e ormai c’è un centro di ricerca scientifica sul pianeta rosso che ospita parecchie persone. I piani del Consorzio prevedono un’ulteriore espansione che porti guadagni ma nel frattempo un’altra missione spaziale sta esplorando Plutone sotto la guida di Shanna Axelrod.

Tra l’incredulità generale, dopo aver studiato i processi in atto sulla superficie di Plutone, Shanna Axelrod ha annunciato l’esistenza di forme di vita adattate a quell’ambiente davvero gelido. Suo padre riesce a convincere Viktor e Julia a partire per Plutone per assistere la sua missione e cercare di capire come possano esistere forme di vita così lontano dal Sole e quali forze siano all’opera.

Titolo: Oltre Plutone | Titolo originale: The Sunborn | Autore: Gregory Benford | Anno di prima pubblicazione: 2005 | Questo romanzo è il seguito di Obiettivo Marte (The Martian Race, 1999) pubblicato recentemente in Urania Jumbo n°8 (ciclo The Adventures of Victor & Julia)

Il romanzo Oltre Plutone (The Sunborn) di Gregory Benford è stato pubblicato per la prima volta nel 2005. È il seguito di “Obiettivo Marte“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1676 di “Urania”.

“Oltre Plutone” è considerato il secondo libro delle avventure di Viktor e Julia perché la coppia è presente e partecipa alla missione su Plutone ma Shanna Axelrod è la vera protagonista di questo romanzo. Per questo motivo e perché sono trascorsi oltre due decenni dagli eventi di “Obiettivo Marte”, leggere il primo romanzo è utile per per conoscere alcuni personaggi e l’inizio di quella corsa allo spazio ma non è indispensabile.

Copertina di Don Dixon

La parte iniziale di “Oltre Plutone” serve soprattutto a creare il collegamento con “Obiettivo Marte” raccontando la situazione su Marte e in particolare quella di Viktor e Julia. Il miliardario John Axelrod ha continuato a manipolare chiunque e qualunque cosa possibile per portare avanti i suoi piani, che significa portare guadagni al Consorzio ma anche dare una mano a sua figlia Shanna. Dopo la scoperta a dir poco sorprendente di forme di vita su Plutone, riesce a manipolare anche Viktor e Julia convincendoli a partire per il pianeta nano.

Gregory Benford è uno scrittore di fantascienza “hard” e in “Obiettivo Marte” la trama era a volte una scusa per sviluppare una serie di elementi tecnico-scientifici. Ciò è vero anche in “Oltre Plutone” ma lo sviluppo della trama è molto diverso perché è maggiormente concentrato sulla progressiva scoperta di forme di vita davvero esotiche in luoghi dove nessuno si aspetterebbe di trovare una biosfera. Lo studio di quelle forme di vita è molto più difficile che su Marte a causa di condizioni ambientali che fanno sembrare quelle marziane molto favorevoli alla presenza umana. Per questo motivo, da questo punto di vista, questo romanzo mi è parso decisamente più intrigante del primo.

Copertina di Fred Gambino

Per sviluppare le sue speculazioni, in “Obiettivo Marte” Gregory Benford aveva sfruttato una quantità di studi scientifici riguardanti Marte che erano già abbondanti perché sonde spaziali erano già state inviate nell’orbita del pianeta rosso e vari veicoli erano già atterrati sulla sua superficie. Nel caso di Plutone, l’autore ha dovuto ricorrere molto più a ipotesi basate su osservazioni compiute dalla Terra che avevano fornito conoscenze molto più limitate. Nonostante ciò, le speculazioni sviluppate in “Oltre Plutone” non mi sembrano assurde alla luce delle conoscenze accumulate grazie al passaggio ravvicinato a Plutone compiuto dalla sonda spaziale New Horizons della NASA nel 2015.

Seguono spoiler sulla natura degli alieni! L’elemento che non mi è piaciuto è la caratterizzazione degli alieni. Si tratta di creature che si sono sviluppate, o sono state create, in ambienti totalmente diversi da quello terrestre, e hanno caratteristiche fisiche e cicli di vita molto diversi da quelli degli esseri umani. Nonostante tutto ciò, hanno comportamenti molto umani, una scelta che presumo Gregory Benford abbia fatto per aiutare i lettori a comprenderli ma che non mi sembra credibile.

Complessivamente, “Oltre Plutone” è un romanzo che mi ha dato sensazioni ambivalenti a causa del mix di pregi e difetti. Può piacere ai lettori interessati a storie di speculazione scientifica con forme di vita aliene davvero esotiche.

Massimo Luciani