L’Onnipotente creò la scimmia a sua immagine e somiglianza. 50 anni de Il pianeta delle scimmie

Articolo di Omar SerafiniPLNTFTHPSR0000

Più che una Saga un monito: la natura da, la natura prende…

Era il 1963 quando lo scrittore francese Pierre Boulle (già autore de Il ponte sul fiume Kwai, 1952) scrisse il romanzo distopico: Viaggio a Soror. Da allora ne è passato di tempo e da quel romanzo è nata una delle più prolifiche e longeve saghe cinematografiche. Anzi secondo alcune fonte quella de Il pianeta delle scimmie è la prima saga nella storia del cinema:

  • Il pianeta delle scimmie (Planet Of The Apes), 1968

  • L’altra faccia del pianeta delle scimmie (Beneath The Planet Of The Apes), 1970

  • Fuga dal pianeta delle scimmie (Escape From Planet Of The Apes), 1971

  • 1999 – Conquista della Terra (Conquest of the Planet of the Apes), 1972

  • Anno 2670 – Ultimo atto (Battle for the Planet of the Apes), 1973

Il pianeta delle scimmie (1968)

Anno 1972, l’equipaggio dell’astronave Icarus composto da George Taylor e i suoi colleghi Landon, Dodge e la signorina Stewart partono nuova parte dell’universo, alla ricerca di un nuovo pianeta da colonizzare e popolare. La durata stimata della missione è 700 anni e per questo motivo l’equipaggio viene messo in stasi mediante l’utilizzo dell’ibernazione. Tutto procede per il meglio fino a quando la navicella viene catturata dall’orbita di un piccolo pianeta sconosciuto che l’attira a sé fino a farla precipitare in un lago. Non tutti ce la faranno, la signorina Stwart perirà nell’impatto.

pianeta-delle-scimmie-il-img-16558Per evitare il rischio annegamento, i superstiti utilizzano un canotto di salvataggio in dotazione e riescono a mettersi in salvo. Faranno ben presto una scoperta sconcertante, sul pianeta in cui si trovano non sono soli. Gli esseri umani non sono in cima alla scala evolutiva, anzi vivono come animali, non hanno linguaggio che permette loro di comunicare e sono costantemente braccati dalla specie che domina il pianeta: le scimmie. Durante le sue disavventure Taylor sarà più volte aiutato da Cornelius e Zira, due primati diversi dagli altri, più interessati a studiare e comprendere questo nuovo tipo di essere umano che ad ucciderlo. Il povero astronauta, braccato, sarà costretto a fuggire nella speranza di poter fare ritorno a casa, ma sta per fare una triste scoperta…

«”L’Onnipotente creò la scimmia a sua immagine e somiglianza. Le dette un’anima e una mente, e la volle separata dalle bestie della foresta. E la fece padrona del pianeta.” Sacre verità che sono di per sé manifeste. Lo studio che si addice alle scimmie è quello della scimmia. Ma alcuni giovani cinici hanno scelto lo studio dell’uomo. Sì… scienziati perversi che avanzano un’insidiosa teoria chiamata… evoluzione.»- Dottor Honorius

Avete presente la campagna pubblicitaria messa in atto dalla Disney per Star Wars? Ebbene è il 1968 e manca un decennio al primo episodio di Guerre Stellari. Il pianeta delle scimmie oltre ad essere, come ho già avuto modo di dire in precedenza, la prima saga cinematografica, vanta un altro primato: il mondo impazzì letteralmente per le scimmie del film. Se oggi siamo abituati a vedere le truppe imperiali girare per le nostre città a fare pubblicità al film, negli anni 60 le città furono invase dalle scimmie. Erano chiamate a partecipare a spot pubblicitari, a dare il via a partite di football ecc. C’è da dire che le maschere erano fatte davvero bene. Il trucco per gli attori richiedeva ore ed ore per essere messo a punto. Inutile dire che proprio il make-up valse al film l’Oscar più altre nomination. Il romanzo di Pierre Boulle era in realtà un volume molto piccolo e per questo motivo diverse sono state le differenze con il film…

  • Nel romanzo il nome del protagonista è Ulysse Mèrou, nel film è George Taylor.

  • Nel romanzo l’ambientazione è sul pianeta Soror, nel film è sulla Terra post-apocalittica.

  • Nel romanzo le scimmie parlano un linguaggio che gli astronauti non comprendono, nel film parlano la stessa lingua.

  • Nel romanzo gli umani, alla pari degli altri animali, sono completamente nudi, nel film indossano vestiti primitivi.

  • Nel romanzo le scimmie sono tecnologicamente avanzate, nel film vivono in un’epoca simile al Medioevo.

  • Nel romanzo le scimmie vivono in conglomerati urbani, nel film in villaggi primitivi.

  • Nel romanzo gli astronauti si integrano nella società delle scimmie, nel film no.

  • Nel romanzo Ulysse riesce a farsi liberare dopo essersi difeso al Congresso delle scimmie, nel film Taylor viene condannato e fugge grazie a Cornelius e Zira.

  • Nel romanzo Ulysse vive in pace per il resto della vicenda fin quando non deve scappare, nel film Taylor deve scappare perché condannato dalle scimmie.

  • Nel romanzo Ulysse fugge e con un balzo temporale finisce sulla Terra 700 anni nel futuro, nel film Taylor scopre che il pianeta su cui è atterrato è la Terra.

Stupenda e geniale la colonna sonora, indimenticabile il brano realizzato da Lalo Schifrin: Ape Shuffle. Tim Burton tentò nel 2001 di riproporre nei cinema il remake de Il pianeta delle scimmie, molto simile al primo film ma stroncato dalla critica a tal punto che dovette abbandonare il progetto del secondo episodio. Peccato perché, dal finale del primo, la storia sembrava promettere un riavvicinamento, seppur parziale, alla trama del libro. Diversi sono stati anche i tentativi di mescolare le carte in tavola con i prequel, a mio avviso non all’altezza anche se ben girati: nel 2011 con L’alba del pianeta delle scimmie e nel 2014 con Apes Revolution.

L’altra faccia del pianeta delle scimmieL’altra faccia del pianeta delle scimmie (1970)

Anno 1970, è la volta del primo sequel. Il titolo originale è Beneath The Planet of the Apes. Dopo aver scoperto che in realtà non c’è via di fuga dal pianeta perché è la Terra del futuro, Taylor e la sua nuova compagna tentano la fuga attraversando la zona proibita. A seguito di un cataclisma però Taylor viene risucchiato da una voragine, lasciando sola Nova. Nel frattempo dal cielo precipita una seconda navetta stellare inviata dal Pianeta Terra i cerca dei membri dell’equipaggio della Icarus. L’unico dell’equipaggio che ne esce incolume è Brent. Anch’egli convinto di essere atterrato su un pianeta alieno.

Brent incontra Nova, ma entrambi saranno catturati dalle scimmie. La prigionia non dura molto ed entrambi si rifugiano all’interno di una grotta, scopriranno ben presto di essersi nascosti in quello che è l’ingresso di un mondo sotterraneo ospitato in quella che una volta era la metropolitana di New York. Brent comprende quindi di essersi sbagliato, non è un pianeta alieno, è la Terra del futuro! Questo mondo sotterraneo è popolato dall’ultimo gruppo di umani per così dire civilizzati. Hanno poteri telepatici, venerano come un dio un ordigno atomico. Mentre i telepati interrogano Brent, i sotterranei vengono invasi dalle scimmie ed è a questo punto che con i loro poteri gli umani attivano il conto alla rovescia della bomba. È la fine di tutto. Il pianeta viene distrutto.

Il film, nonostante offrisse al pubblico degli spunti di riflessione, non fu acclamato dalla critica, ma gli incassi spinsero la produzione ad effettuare un terzo episodio.

Fuga dal pianeta delle scimmieFuga dal pianeta delle scimmie (1971)

Poco prima dell’esplosione del pianeta, Zira e Cornelius riescono a mettersi in salvo utilizzando la navicella di salvataggio della Icarus (quella del primo episodio per intederci). Durante il viaggio, a causa dell’onda d’urto dell’esplosione atomica, vengono spinti all’interno della stessa anomalia spaziotemporale che ha condotto gli astronauti nel futuro, naturalmente percorrendola al contrario vengono trasportati nel passato nel 1973, negli Stati Uniti per la precisione. Siamo in Guerra Fredda e i due scimpanzé vengono messi in gabbia come animali comuni dall’esercito americano, le autorità temono che i due siano parte di qualche esperimento russo per l’esplorazione spaziale. Le tre scimmie vengono messe sotto l’osservazione di due veterinari, Stephanie Branton e Lewis Dixon, ai quali i due decidono di non rivelare la loro capacità di parlare né del futuro scenario post-apocalittico del pianeta delle scimmie. Da qui iniziano le disavventure dei due primati. Zira e Cornelius fuggono, vengono catturati…fuggono di nuovo.

Il tutto ha un sapore di già visto e in effetti è così, si ha quasi la sensazione di una trasposizione al rovescio di ciò che è accaduto a Taylor quando è precipitato nel futuro. L’epilogo finale poi più che un colpo di scena somiglia ad un’escamotage architettato al fine di continuare la saga. Nonostante tutto però il film ricevette ancora una volta pareri favorevoli da parte di pubblico e critica. Da annoverare i tempi record per la realizzazione della pellicola. Le riprese durarono infatti solo sei settimane.

1999 - Conquista della Terra1999 – Conquista della Terra (1972)

Il percorso low budget intrapreso dalla produzione per Fuga dal Pianeta delle Scimmie si fa più marcato in 1999 – Conquista per la Terra, resta comunque un film da vedere e i fan della nuova saga legata al reboot apprezzeranno senz’altro i punti in comune che hanno le due vicende parallele. 

«Luridi esseri umani!»- Cesare

Siamo nel 1991… aspetta, qualcosa non quadra! Eh si avete capito bene: 1991! La distribuzione italiana infatti decise di dare un titolo altisonante con dentro una data che nulla aveva a che vedere col film. Complimenti! Tanti anni sono passati da quando, prima di morire al fianco di Cornelius, Zira mise in salvo suo figlio Cesere. Diventato adulto Cesare inizia a seminare i semi di quella che sarà la sua rivolta contro il genere umano. Troppe scimmie vivono in gabbia, troppe sono state uccise e per questo Cesare insegnerà loro ad utilizzare oggetti e li educherà alla guerra. Inizia uno scontro epocale, gli esseri umani perdono la guerra ed è a questo punto che gli animali si dimostrano di essere più umani degli esseri umani, l’epilogo infatti è tutt’altro che scontato. Proprio quando sembra che Cesare possa mettere fine al genere umano questo decide di fermare la guerra pronunciando questo memorabile discorso:

«Per ora… metteremo da parte il nostro odio… metteremo da parte le nostre armi. Abbiamo attraversato la lunga notte dei fuochi e coloro che erano nostri padroni adesso sono nostri servi! E noi, che non siamo esseri umani, possiamo permetterci di dimostrarci umani! Il destino è volontà di Dio e se il destino dell’uomo è quello di essere dominato, è volontà di Dio che venga dominato con pietà e comprensione. Quindi… vi risparmiamo la nostra vendetta, perché stanotte abbiamo assistito alla nascita del pianeta delle scimmie!»

Grazie alla politica del low budget il film si assicurò ancora una volta dei buoni incassi, anche se la critica lo stroncò a causa delle vicende oramai trite e ritrite. Per questo motivo la produzione decise di finanziare l’episodio finale. Non lo avesse mai fatto…

Anno 2670 – Ultimo atto (1973)

Anno 2670 - Ultimo attoStendiamo un velo pietoso sull’ultima pellicola della saga. Stroncato dalla critica e bistrattato dal pubblico. Forse con la parola ultimo atto intendevano proprio quell’atto. Insieme a La corazzata Kotiomkin di fantozziana memoria, questo film si candida ad essere una delle più grandi cagate pazzesche concepite nella storia del cinema. Solo per questa pellicola avremmo meritato di essere invasi e distrutti dalle scimmie. 

Il film è un’accozzaglia di cose senza senso. Cercherò quindi di riassumere brevemente. Il film viene raccontato attraverso dei flashback. La trama è più o meno questa: anno 2670, un orango che si fa chiamare Il Legislatore inizia a raccontare ciò che accadde dopo la rivolta di Casere. Del suo ruolo di paciere per porre fine alle faide tra esseri umani e scimmie. Questa posizione sfocia in una battaglia interna. Da un lato il gorilla Aldus che vorrebbe la supremazia dei primati, dall’altra Cesare che vorrebbe una società con pari diritti. La battaglia tra i due diventa talmente cruenta che miete tra le vittime anche il figlio di Cesare, Cornelius, così chiamato in onore del padre. Accecato dal sentimento di vendetta, Cesare uccide Aldus e decreta la fine delle ostilità. Finalmente uomini e scimmie possono vivere in pace. Il film si chiude con una inquadratura alla classe del Legislatore, una classe composta per l’appunto da piccoli scimpanzé e bambini. Il mondo è cambiato. Cesare ha vinto.

Anno 2670 – Ultimo atto è purtroppo la conclusione peggiore che la saga potesse avere. Un film bizzarro e senza idee.

I reboot

Fortunatamente per Pierre Boulle, e un po’ sfortunatamente per noi, gli anni 2000-2016 sono stati anni con poche idee e per questo motivo le grandi case cinematografiche sono andate alla ricerca di vecchie glorie da rispolverare. Tralasciando l’infelice parentesi di Tim Burton la saga è tornata agli antichi fasti.

  • Nel 2011 è stata la volta del primo episodio: L’alba del Pianeta delle Scimmie.

  • Nel 2014 il secondo episodio: Apes revolution

  • Nel 2017 il terzo episodio: War for the Planet of the Apes

Il make-up ha fatto spazio alla computer grafica e, soprattutto, non esistono scimmie venute dal futuro a cambiare il presente creando quella che ‘ oc’ Emmett L. Brown di Ritorno al futuro definirebbe un’interruzione nel contiuum spaziotemporale… Grande Giove! 

L’alba del Pianeta delle ScimmieApes revolutionWar for the Planet of the Apes

Omar Serafini