LO STALLO DELL’IMPERO (The Consuming Fire, 2018) di John Scalzi

L’Interdipendenza, l’impero interstellare dell’umanità, è sull’orlo del collasso. Il Flusso, il condotto extra-dimensionale che rende possibile il viaggio tra le stelle, sta scomparendo, lasciando intrappolati interi sistemi stellari. Se, in assenza di estreme misure risolutive, il Flusso scomparirà, la civiltà umana perirà con esso. L’imperatrice Grayland II, leader dell’Interdipendenza, è pronta a adottare le misure necessarie per garantire la sopravvivenza di miliardi di persone. Ma molti credono che il collasso del Flusso sia un mito o addirittura un’opportunità che potrebbe consentire loro di ascendere al potere. Mentre Grayland si prepara al disastro, altri si stanno preparando per una guerra civile, una guerra che si svolgerà non solo tra astronavi e su campi di battaglia, ma anche nelle sale del potere, nei mercati degli affari e negli altari del culto. L’imperatrice e i suoi alleati sono scaltri e intraprendenti, ma lo sono anche i loro nemici e niente in questa violenta lotta per il potere sarà semplice o lineare…

Titolo: Lo stallo dell’impero | Titolo originale: The Consuming Fire | Autore: John Scalzi | Anno di pubblicazione: 2018 | Edizione italiana: Fanucci Editore | Secondo volume del ciclo The Interdependency | Pagine: 256 | EAN: 9788834737446

Il romanzo Lo stallo dell’impero (The Consuming Fire) di John Scalzi è stato pubblicato per la prima volta nel 2018. È il secondo libro della serie dell’Interdipendenza e segue “Il collasso dell’Impero“. In Italia è stato pubblicato da Fanucci nella traduzione di Pierluigi Fazzini.

L’imperatrice Grayland II ha ricevuto le prime prove che le previsioni presentate da Marce Claremont erano corrette e le correnti del Flusso hanno cominciato a scomparire. L’intera Interdipendenza è in pericolo ma non tutti credono che esso sia reale mentre per qualcuno, in particolare nel casato Nohamapetan, i possibili cambiamenti costituiscono un’opportunità per arrivare al trono.

Mentre Grayland II annuncia alla Chiesa dell’Interdipendenza di aver avuto visioni, Marce Claremont si rende conto che le teorie di suo padre possono essere completate dalle ricerche di Hatide Roynold, che fino a quel momento aveva considerato sua rivale. Prevedere in modo più preciso il futuro delle correnti del Flusso potrà essere d’aiuto ma solo se l’imperatrice riuscirà a rimanere in vita.

John Scalzi aveva pianificato in origine una storia divisa in due romanzi di un impero interstellare esistente grazie al Flusso, che permette viaggi di molti anni luce in tempi relativamente brevi. In seguito, l’autore ha deciso di sviluppare la storia in una trilogia di cui “Lo stallo dell’impero” è la parte centrale, che comincia dov’era finito “Il collasso dell’Impero”. Si tratta di un caso in cui è necessario leggere tutte le parti della storia per comprenderla pienamente.

Ne “Il collasso dell’Impero” John Scalzi aveva presentato l’impero interstellare costruito dagli esseri umani del lontano futuro all’inizio di un momento di una crisi dovuta alla scoperta che le correnti del Flusso non sono stabili e che la scomparsa di una parte di esse porterà l’isolamento di varie colonie. La storia è stata resa fin dall’inizio più complessa da un forte elemento di intrigo con una fazione pronta a tutto per prendere il trono.

Avevo manifestato alcune perplessità riguardo a “Il collasso dell’Impero” ma devo dire che John Scalzi ha continuato la storia ne “Lo stallo dell’impero” in un modo che mi è parso convincente, sviluppando i vari temi in modi che li ha rafforzati. In sostanza, nel secondo romanzo l’autore ha espanso ciò che aveva iniziato nel primo anche a livello di profondità e non solo di trama.

A volte nella storia c’è parecchia esposizione ma in certi casi è necessaria o almeno utile. L’unico caso in cui mi è parsa eccessiva è quando i Nohamapetan e i loro complici discutono secondo me fin troppo dei loro piani contro l’imperatrice Grayland II. In genere però anche quando il ritmo rallenta l’esposizione non è noiosa.

John Scalzi continua a usare le teorie scientifiche sul Flusso come espediente narrativo senza fornire approfondimenti perché questa non è una serie di fantascienza “hard” e all’autore interessano le conseguenze dei cambiamenti nelle correnti del Flusso e le reazioni agli avvertimenti sulla loro instabilità. Nel caso delle spiegazioni sulla storia dell’Interdipendenza, offre una migliore comprensione del suo funzionamento nel periodo raccontato nei romanzi.

Ne “Il collasso dell’Impero” c’era già una parte riguardante la scoperta da parte dell’imperatrice Grayland II di ciò che c’è dietro la facciata dell’Interdipendenza. Questi temi sono tra quelli sviluppati ancor di più ne “Lo stallo dell’impero” con la rivelazione delle tecniche che in parte potremmo definire di marketing usate per costruire il potere imperiale e ciò offre spunti di riflessione sul potere politico, su quello economico e su quello religioso.

Grayland II può essere considerata un’imperatrice per caso per le circostanze che l’hanno portata sul trono dell’Interdipendenza ma non è una stupida e ha cominciato a usare i mezzi a sua disposizione per ottenere ciò che vuole e per mantenere il trono. La capacità di trovare le informazioni che le servono per evitare il crollo dell’Interdipendenza è importante perché anche la conoscenza è una forma di potere ma ottenerla non è sempre facile.

L’elemento di intrigo diventa se possibile ancor più importante ne “Lo stallo dell’impero” e buona parte dei molti colpi di scena del romanzo sono legati a esso. Il tono mi è parso più drammatico rispetto a “Il collasso dell’Impero” anche se rimangono momenti buffi e intermezzi romantici che per fortuna John Scalzi riesce a raccontare in un modo non melenso.

Complessivamente, “Lo stallo dell’impero” mi sembra un miglioramento rispetto a “Il collasso dell’Impero” che rende la serie dell’Interdipendenza più interessante. Anche questo secondo romanzo termina con alcuni avvenimenti importanti che verranno sviluppati nel terzo romanzo. Se per voi questo non è un problema e la storia vi può interessare, questo romanzo potrebbe fare per voi.

Massimo Luciani