Intervista a Luigi Petruzzelli (Edizioni Della Vigna)

Recensione di Mario Luca MorettiLuigi PetruzzelliOspite di Andromeda Luigi Petruzzelli direttore di Edizioni della Vigna una realtà davvero interessante e attiva nel mondo dell’editoria fantastica italiana. Fondata nel 2007 ad Arese (Milano) Edizioni della Vigna si è sempre distinta per la qualità delle pubblicazioni vincendo più volte il prestigioso Premio Italia. Di seguito l’intervista al buon Luigi a cura del nostro Mario Luca Moretti.

Per cominciare una domanda classica per chiunque si occupi professionalmente di fantascienza. Quali sono i suoi 10 romanzi preferiti del genere?

Davanti a questa birra trappista lasciami essere meno formale, e diamoci pure del tu.

Uuhh… questa è difficile. Fossero stati quattro bene, vengono subito in mente. Fossero stati quaranta, non c’è problema a rimpolpare la lista. Dieci… allora…

allora, per prima cosa non citerò romanzi di autori italiani e, salvo rarissime eccezioni, di autori che pubblico anch’io, giusto per non essere sbilanciato. Anche se due o tre ci sarebbero potuti tranquillamente stare.

Poi mi limito a un solo titolo per autore, altrimenti la lista risulterebbe sbilanciata.

E infine, visto che mi chiedi i dieci romanzi preferiti a risponderti è il lettore e l’appassionato, non il professionista.

Ecco la mia lista:

  • Edmond Hamilton – I sovrani delle stelle
  • Clifford D. Simak – Infinito
  • Leigh Brackett – La spada di Rhiannon
  • Isaac Asimov – Paria dei cieli
  • Jack Williamson – La legione dello spazio
  • F. Pohl e C. M. Kornbluth – Gladiatore in legge
  • Robert A. Heinlein – La Luna è una severa maestra
  • James Gunn e Jack Williamson – Un ponte tra le stelle
  • Mack Reynolds – Ed egli maledisse lo scandalo
  • Andre Norton – Il mondo delle streghe
  • Stella a 5 mondiMe ne vengono in mente almeno altrettanti che mi sono piaciuti o che per me hanno un particolare significato. Me ne permetti un undicesimo? “Questo è un gizmo”, di Murray Leinster. Lo leggevo con mia mamma di sera, dopo cena, avrò avuto cinque anni. Aspetta, quel libro era appena uscito… fammi controllare là sullo scaffale… mi sbagliavo, quell’edizione è in “Stella a 5 mondi” del 1973. Avevo sei anni, all’epoca. Il lettore di fantascienza di casa era mio papà, però se mi piace la fantascienza lo devo un po’ anche a mia mamma.

    Lasciami aggiungere un’ultima cosa: mi hai chiesto dei romanzi, ma il mio genere preferito è il racconto. Trovo che lì la freschezza delle idee non abbia rivali. E anche da editore mi piace pubblicare antologie, soprattutto tematiche.

    Come vede l’editoria di genere, SF e altri, nel presente e in prospettiva?

    È dura, perché parlando dell’editoria in generale i lettori sono in calo più o meno costante. L’editoria di genere ha lo svantaggio di essere di nicchia, e quindi di poter contare su un pubblico più ristretto, ma ha il vantaggio di essere di nicchia, e quindi di poter contare su un pubblico di affezionati. Nel medio termine non prevedo grossi cambiamenti. Cosa succederà nel lungo e lunghissimo termine… andiamo nel fantasy invece che nella fantascienza, e passami quella sfera di cristallo lì sul ripiano…

    Misteri dallo spazio e dal tempo ancora di MonginiLe Edizioni Della Vigna si occupano sia di letteratura che di cinema. Nella saggistica avete vinto 4 premi Italia: nel 2011  con Quando al cinema c’è Star Wars di Giovanni Mongini e Nicola Vianello, nel 2012 con il monumentale Science Fiction All Movies, di Mongini, in molti volumi e ancora in fase di pubblicazione, nel 2013 con Mondi paralleli del trio Chiavini-Pizzo-Tetro, da poco uscito in edizione rinnovata, e nel 2014 con Misteri dallo spazio e dal tempo ancora di Mongini. Come sono nati progetti così ambiziosi e com’è stata la collaborazione con i loro autori, che non è finita lì, tra l’altro?

    Quattro anni di fila. Tra l’altro, ormai se contiamo tutte le categorie e tutte le edizioni siamo mi pare al quarto posto nella classifica del premio Italia per editore, dietro a Nord, Delos, Mondadori. Non male in neanche nove anni di attività.

    Tornando ai progetti, sono nati semplicemente perché gli autori me li hanno proposti e a me sono sembrati interessanti. La collaborazione è…. direi produttiva, se dovessi scegliere un’unica parola. Non ci sono particolari problemi e si cerca di fare gioco di squadra.

    La botte piccola è la vostra collana di narrativa, che dà spazio sia agli autori stranieri che italiani, come Donato Altomare. Quali sono gli autori che sentite come vostre scoperte?

    Sono pochi. Mi sono reso conto da tempo che, nonostante le intenzioni iniziali, non ho pubblicato nessun esordiente italiano, mentre per l’estero sono andato spesso sui già noti. Autori italiani meno noti sì, ma tutti avevano già pubblicato qualcosa; almeno, se contiamo i volumi dedicati a singoli autori e lasciamo stare le antologie.

    Ecco, sono contento di essere stato il primo a pubblicare in Italia Daryl Gregory grazie a Stefano Carducci e Alessandro Fambrini e mi piace pensare che, se adesso Resnick è stato riscoperto anche da altri, un po’ è dovuto anche al mio “Uomini e alieni”. Ma sai che tra il 1998 e il 2007, prima di “Uomini e alieni”, erano state pubblicate soltanto sei delle sue opere? E poi Veronika Santo, che era già nota in Croazia. E ancora, proporrò a settembre due autori finalisti Hugo e Nebula, Kary English e Martin L. Shoemaker.

    Infine, se conti anche gli illustratori, Alexa Cesaroni, che ha esordito in campo SF con me.

    SantiagoUn pezzo forte della collana è Santiago di Mike Resnick. Cosa vi ha spinto a proporlo per l’Italia?

    Perché, a quasi trent’anni dall’uscita, in italiano non c’era, e mi sembrava un peccato. È un buon romanzo.

    Quali progetti avete per il futuro, sia nel settore cinema che in quello letterario?

    Tanti, ma lasciameli tenere un po’ nascosti. Ti rivelo solo “Il ritorno di Santiago”, la ripresa di Quasar, i nuovi Aperitivi e, nell’ambito del cinema, da un lato il completamento di “Science Fiction All Movies” e dall’altro un saggio che riguarderà il cinema più… diciamo “moderno”, ma consentimi di mantenere un po’ di mistero. Ah, sempre di Mongini. Credo che avremo modo di riparlarne a Strani Mondi con chi sarà presente.

    E poi, ultimo ma importante, un po’ di rinnovamento del sito web; intanto abbiamo aperto a fine luglio il nuovo negozio lnx.dellavigna.com , a breve toccherà al sito vero e proprio. Insomma, anche un po’ di cambiamenti organizzativi ogni tanto non guastano.

    Mario Luca Moretti