Il nostro saluto a Massimo Mongai

Alessandro Iascy (2)Massimo Mongai01 Novembre 2016. A due giorni dal suo sessantaseiesimo compleanno ci ha lasciati Massimo Mongai: ottimo autore, saggista e amico.

u1320Con il suo stile originale e ricco di umorismo Massimo ha vinto il Premio Italia nel 1997 con il romanzo Memorie di un cuoco d’astronave (pubblicato nel numero 1320 di Urania). Nel 1999 è stato il turno de Il gioco degli immortali, (numero 1372 di Urania). Con Robin Edizioni hanno visto la luce: Memorie di un cuoco di un bordello spaziale (2003), la spy-story Cronache non ufficiali di due spie italiane (2004), immagina un Mussolini autore di fantascienza con i racconti ucronici de Il fascio sulle stelle di Benito Mussolini (2005), esplora l’inconscio alieno in Alienati (2005), si da al giallo con La memoria di Ras Tafari Diredawa. Le inchieste di Ras Tafari Diredawa (2006), e al noir con Tette e pistole (2008).

Per Agenzia Il Segnalibro ha pubblicato nel 2012 i gialli 50 minuti. Fattaccio e 15 minuti. Passavo di qui, per poi tornare alla fantascienza con P.u.nfo.

Nel 2013 per edizioni Della Vigna vede la luce l’antologia di racconti fantascientifici a suon di cibo-eros: Psicopatologia sessuale di una prostituta cyborg, e altre storie con protagonista l’alter-ego letterario di Mongai, il celeberrimo cuoco spaziale Rudy Turturro.

Nel 2015 è la volta del giallo Morte a Montecitorio (Homo Scrivens, 2015).

Massimo Mongai si è occupato anche di saggistica: Come si scrive un romanzo di genere. Laboratorio di scrittura creativa dal giallo alla fantascienza (Editore Omero, 2007) e Serendipità. Istruzioni per l’uso (Robin Edizioni, 2007).

Lo scorso Gennaio Massimo ha fornito ad Andromeda un suo prezioso contributo con l’articolo Perché si legge la Fantascienza e perché no.

Ci mancherai Massimo!

Alessandro Iascy