IL COLLASSO DELL’IMPERO (The Collapsing Empire, 2017) di John Scalzi

Le leggi della fisica che governano il mondo sono destinate a essere riscritte. Una scoperta sensazionale – il Flusso – ha cambiato per sempre la concezione spazio-temporale dell’universo, aprendo al progresso scenari inimmaginabili. Assecondando il Flusso, gli esseri umani sono ora in grado di raggiungere pianeti e stelle lontani anni luce, creare reti tra mondi remoti ma interdipendenti, costruire un impero interstellare in cui il pianeta Terra rappresenta ormai solo un insignificante avamposto. Il Flusso è come un fiume: scorre placido, eterno, ma non è statico, cambia il suo corso e abbandona il suo letto originario. A ogni sua mutazione intere fette di universo vengono però isolate, abbandonate a loro stesse in una deriva cosmica catastrofica per interi sistemi stellari. Quella che doveva essere la via verso la nuova èra intergalattica si rivela dunque la più pericolosa delle minacce per la sopravvivenza stessa del genere umano.

Titolo: Il collasso dell’impero | Titolo originale: The Collapsing Empire | Autore: John Scalzi | Anno di pubblicazione: 2017 | Edizione italiana: Fanucci Editore | Il romanzo ha vinto il Premio Locus per il miglior romanzo di fantascienza ed è stato candidato al Premio Hugo | Primo volume del ciclo The Interdependency | Pagine: 268 | EAN: 9788834733738

Il romanzo Il collasso dell’Impero (The Collapsing Empire) di John Scalzi è stato pubblicato per la prima volta nel 2017. È il primo libro della serie dell’Interdipendenza. Ha vinto il premio Locus come miglior romanzo dell’anno. In Italia è stato pubblicato da Fanucci nella traduzione di Annarita Guarnieri.

L’Interdipendenza esiste grazie al Flusso, esterno al normale spazio-tempo, che permette di compiere viaggi interstellari in tempi relativamente brevi accedendo mediante “scogli” che esistono solo in alcuni luoghi. Su Fine, uno scienziato sta lavorando da decenni allo studio del Flusso e secondo le sue previsioni le connessioni tra i vari pianeti e habitat cominceranno a collassare nel futuro prossimo. Decide di inviare suo figlio Marce Claremont alla capitale per illustrare all’Imperatore la situazione.

Quando l’Imperatore Attavio VI muore, sua figlia Cardenia è la sua erede perché nel frattempo suo fratello è morto in un incidente. La successione è tutt’altro che tranquilla a causa di alcuni attentati terroristici contro Cardenia, salita al trono come Grayland II. Gli intrighi della famiglia Nohamapetan, interessata ad espandere il proprio potere economico, rendono la situazione ancor più complessa.

Il crollo di un impero interstellare è un tema reso classico soprattutto dal ciclo della Fondazione di Isaac Asimov. L’Interdipendenza non è un impero esteso in tutta la galassia ed è formato soprattutto da stazioni spaziali e habitat artificiali perché il Flusso permette i viaggi interstellari ma solo su certe rotte dove ci sono gli scogli perciò è possibile raggiungere in tempi accettabili solo pochi pianeti, che raramente sono abitabili.

In quel futuro, la capitale dell’Interdipendenza è su un nodo di convergenza di varie connessioni con il Flusso, un luogo fondamentale per controllare il commercio interstellare. Il potere politico si basa su quel controllo e l’ascensione al trono di Cardenia permette a John Scalzi di sviluppare temi legati ai vari poteri che reggono quell’impero, non solo quello politico ma anche quello religioso e quello economico in un equilibrio che sta per essere mandato all’aria.

Da questo punto di vista, “Il collasso dell’Impero” ha punti in comune con un altro grande classico della fantascienza, il ciclo di Dune. Nell’Interdipendenza però gli scontri tra fazioni vengono combattuti ricorrendo quando possibile a mezzi legali piuttosto che all’omicidio ma se lo ritengono necessario usano anche la forza. Qualcuno ha perfino deciso di ricorrere ad attacchi diretti nei confronti della nuova imperatrice.

Il romanzo è strutturato su più sotto trame con quelle principali che seguono Cardenia, Marce Claremont e Kiva Lagos, parte di una delle famiglie più importanti dell’Interdipendenza e avversaria della famiglia Nohamapetan. I temi sono molto importanti e sono sviluppati attorno a una premessa drammatica in una trama che riserva ai protagonisti momenti di forte tensione. Nonostante ciò, è pieno di umorismo e ha una protagonista come Kiva Lagos che usa sempre frasi piene di imprecazioni.

“Il collasso dell’Impero” mi ha lasciato soddisfatto solo in parte. Il paragone con grandi classici della fantascienza è inevitabile a causa dei temi trattati ma è un peso non da poco perché aumenta le aspettative. Secondo me lo sviluppo dei temi è comunque il punto forte del romanzo e in particolare mi è piaciuta la progressiva scoperta da parte di Cardenia di ciò che c’è dietro la facciata dell’Interdipendenza.

I personaggi mi hanno convinto meno. Quelli importanti hanno una loro caratterizzazione con precisi tratti di personalità e comportamenti coerenti con essi ma alcuni mi hanno comunque lasciato alcune perplessità. Da questo punto di vista il fattore soggettivo è fondamentale perciò altri lettori possono aver avuto impressioni completamente diverse. Kiva Lagos mi sembra costantemente molto sopra le righe non solo con le sue imprecazioni ma anche con le sue azioni. Uno dei cattivi sembra davvero un incompetente, tanto che finisce per ricevere minacce di morte in seguito ai suoi pasticci.

Ogni giudizio è comunque molto parziale perché “Il collasso dell’Impero” è solo la prima parte di una storia più ampia. Finisce con alcuni avvenimenti importanti collegati in vari modi alla previsione del collasso delle connessioni con il Flusso ma ciò serve solo a gettare le basi per gli sviluppi successivi. Ci sono i primi accenni alle reazioni politiche a quelle previsioni, presumibilmente un tema importante nei libri successivi. Se per voi questo non è un problema e la storia vi può interessare, questo romanzo potrebbe fare per voi.

Massimo Luciani