I Classici della SF: “2001: Odissea nello spazio” (2001: A Space Odyssey, 1968) di Arthur C. Clarke

Massimo Luciani2001_Odissea_nello_spazio_Arthur_C_Clarke_1024x1024Guarda-la-Luna e il suo gruppo di ominidi sopravvivono a stento nella savana mangiando le poche radici e bacche che trovano. La presenza di altri ominidi nell’area rende la loro situazione ancor più difficile finché un giorno l’apparizione di un monolito cambia tutto. Guarda-la-Luna e gli altri ominidi del suo gruppo imparano nuove cose che permettono loro di dominare il territorio.

Sulla Luna una ricerca segretissima sta studiando un misterioso monolito. Il dottor Heywood Floyd vi si reca con la scusa di una possibile epidemia nell’avamposto umano e gli viene spiegato che certamente l’oggetto è di origine aliena. Quando esso viene portato alla superficie e all’alba viene colpito dalla luce solare, esso invia un segnale. L’astronave “Discovery” viene inviata nel sistema di Saturno, ufficialmente per una missione scientifica.

Titolo: 2001: Odissea nello spazio | Titolo originale: 2001: A Space Odyssey, 1968 | Autore: Arthur C. Clarke | Ultima edizione italiana: Fanucci (2016) | Collana Narrativa | Ciclo: Odissea nello spazio | Traduzione di Bruno Oddera | Copertina di Antonello Silverini | Prezzo di copertina: 16€ (in ebook a 4,99€) | Pagine: 217

Il romanzo “2001: Odissea nello spazio” (“2001: A Space Odyssey”) di Arthur C. Clarke è stato pubblicato per la prima volta nel 1968. In Italia è stato pubblicato da Longanesi ne. n. 103 de “La Ginestra”, nel n. 359 de “I Libri Pocket”, nel n. 163 de “I Super Pocket”, nel n. 3 di “Storie e Avventure” e nel n. 626 de “La Gaja Scienza”, da G.C. Sansoni Nuova nel n. 10 di “Leggere a Scuola”, da Rizzoli nel n. 414 di “Biblioteca Universale Rizzoli”, da Editori Associati nel n. 5 di “TEADue”, da R.L. Libri nel n. 31 bis di “SuperPocket. Bestseller”, dalla Editrice Nord nel n. 200 di “Cosmo Oro” e nel n. 19 di “Cosmo Biblioteca” e da Fanucci in “Collana Narrativa” nella traduzione di Bruno Oddera.

Nel 1964 il regista Stanley Kubrick cominciò a cercare idee per un film di fantascienza che includesse la presenza di extraterrestri. Grazie a una conoscenza comune entrò in contatto con lo scrittore Arthur C. Clarke, che manifestò subito il suo interesse a lavorare con un regista che era già celebre.Kubrick and ClarkeKubrick e Clarke discussero varie idee contenuti in vari racconti dello scrittore e alla fine “La sentinella” (“The Sentinel”), pubblicato per la prima volta nel 1951, venne scelto come base per la storia che divenne “2001: Odissea nello spazio”. Il racconto contiene l’idea del manufatto alieno che invia un segnale quando viene scoperto dagli umani ma molte altre vennero aggiunte in una storia molto più complessa.

Lo sviluppo del film e del romanzo procedette in parallelo ma col tempo finirono per divergere in vari modi. La differenza principale nella trama è che nel romanzo la spedizione dell’astronave “Discovery” è diretta nel sistema di Saturno mentre nel film è diretta verso quello di Giove.

Una differenza fondamentale è stilistica: la storia è il frutto di una collaborazione ma alla fine il romanzo è un’opera di Arthur C. Clarke mentre il film è un’opera di Stanley Kubrick. Lo scrittore è uno dei maestri della fantascienza “hard” e nel suo romanzo gli elementi tecnico-scientifici sono fondamentali. Il regista creò un film verosimile dal punto di vista scientifico ma era molto interessato a sviluppare anche gli elementi introspettivi ed esistenziali della storia attraverso le immagini.

Per certi versi, romanzo e film si completano a vicenda fornendo due punti di vista diversi della stessa (o quasi) storia. Anche per questo motivo, questa recensione riguarda il romanzo ma è impossibile ignorare il film. Non a caso, ogni volta che leggo il romanzo mi capita che la musica del “Così parlò Zarathustra” mi risuoni nella mente.

Il romanzo contiene elementi tipici di Arthur C. Clarke con molti dettagli tecnico-scientifici riguardanti i viaggi nello spazio. Venne scritto all’epoca delle missioni Apollo, prima che gli esseri umani mettessero piede sulla Luna e prima che diventasse normale vedere immagini di astronauti in qualche stazione spaziale.

Cover illustrations from the Metro-Goldwyn-Mayer PresentationNella parte del romanzo riguardante la missione della “Discovery”, l’autore spiega come vivono e come lavorano gli astronauti nello spazio scendendo nei particolari. Un elemento importante riguarda HAL 9000, il celebre sistema di intelligenza artificiale: nel film è sostanzialmente il cattivo mentre nel romanzo viene spiegato il suo funzionamento e i motivi delle sue azioni.

La presenza di spiegazioni agli eventi è una delle caratteristiche del romanzo. Arthur C. Clarke descrive i possibili progressi tecnologici in campi come quello dell’intelligenza artificiale ma anche le possibili conseguenze della programmazione di sistemi che gli esseri umani non comprendono del tutto.

“2001: Odissea nello spazio” è anche una storia che riguarda l’evoluzione dell’umanità. La prima parte della storia riguarda il balzo evolutivo che portò all’emergere di facoltà mentali che possono essere definite umane. La capacità di utilizzare strumenti è uno degli elementi chiave di quel balzo ed è interessante che uno degli utilizzi che uno degli ominidi fa di un osso consiste nel colpire un altro ominide.

L’homo sapiens è però solo uno stadio dell’evoluzione e gli esseri umani possono diventare qualcosa di molto più avanzato. Il fatto che esistano intelligenze aliene talmente avanzate da usare oggetti come il monolito in operazioni che vanno avanti per milioni di anni mostra come gli umani siano dopo tutto ancora dei bambini nell’universo.

Da questo punto di vista, anche nel romanzo c’è un elemento di trascendenza che venne sviluppato in maniera molto maggiore nel film. Nel monolito possiamo vedere tutto ciò che ancora non conosciamo in un universo enorme che abbiamo appena cominciato a esplorare. Arthur C. Clarke è complessivamente ottimista sulle nostre possibilità se evitiamo di farci del male da soli.

La fama del romanzo è stata eclissata da quella del film, uno dei grandi capolavori del cinema di fantascienza ma conosciutissimo e apprezzatissimo ben oltre i confini del genere. Secondo me “2001: Odissea nello spazio” è un buonissimo romanzo che va assolutamente letto se volete capire qualche punto rimasto oscuro nel film e in generale da leggere per il valore della storia.

Massimo Luciani

Arthur-C.-Clarke6L’AUTORE

Sir Arthur Charles Clarke (Minehead, 16 dicembre 1917 – Colombo, 19 marzo 2008) è stato un autore di fantascienza e inventore britannico. Clarke è ai più noto per il suo romanzo 2001: Odissea nello spazio del 1968, cresciuto assieme alla sceneggiatura del film omonimo realizzato con ilregista Stanley Kubrick ed ispirato al racconto breve La sentinella dello stesso Clarke. Lo scrittore ha però al suo attivo una produzione letteraria assai estesa, tra cui la celebre serie di Rama. È considerato un autore di fantascienza hard o “classica”, dato che una caratteristica saliente dei suoi romanzi è l’attenzione per la verosimiglianza scientifica. In suo onore l’orbita geostazionaria della Terra è stata chiamata “Fascia di Clarke”. Egli infatti fu il primo ad ipotizzare, in un articolo pubblicato nel 1945, l’utilizzo dell’orbita geostazionaria per i satelliti dedicati alle telecomunicazioni.

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