Film: “Seven sisters” (What Happened to Monday, 2017) diretto da Tommy Wirkola

53977NOEMI GALLOData di Uscita: 30 novembre 2017 | Genere: Fantascienza, Thriller | Anno: 2017 | Regia: Tommy Wirkola | Attori: Noomi Rapace, Willem Dafoe, Glenn Close, Robert Wagner, Marwan Kenzari, Jeppe Beck Laursen, Pål Sverre Valheim Hagen | Paese: Gran Bretagna  | Durata: 124 Min | Distribuzione: Koch Media

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Bella sfida per un attore interpretare più di un personaggio all’interno dello stesso film. In Seven Sisters Noomi Rapace ne impersona addirittura sette.

Le protagoniste di Seven Sister sono gemelle, identiche in tutto e per tutto. Sono nate in un futuro prossimo in cui gli esagerati parti plurigemellari sono la norma. Per porre rimedio alla carestia, le autorità sono ricorse ai prodotti geneticamente modificati che hanno poi stravolto la fisiologia umana, di fatto acuendo il problema di partenza: la sovrappopolazione. Il governo ha dunque emanato una legge che impedisce d’avere più di un figlio ed ordinato il sequestro di quelli già nati per porli in ibernazione finché la crisi sarà risolta.

Terrence Settman (Daniel Defoe) rifiuta di sottomettersi alla legge ed escogita un piano per tenere con sé le sette nipotine: nominate come i giorni della settimana, potranno uscire di casa a turno soltanto nel giorno che coincide al loro nome, ma impersonando sempre l’identità unica e fittizia di Karen Settman. Perché l’inganno funzioni, quello che succede ad una sorella deve capitare anche alle altre. Immaginate il potenziale drammatico. Se una perde il dito di una mano…

Noomi Rapace trova atteggiamenti, sguardi e gestualità ricorrenti per ognuna delle gemelle. Le sorelle Settman non reagiscono mai allo stesso modo, anche quando messe di fronte ad un evento che richiede la medesima risposta emotiva. Assistendo all’assassinio di una gemella, a Venerdì si arrosseranno gli occhi, Giovedì continuerà a fissare a bocca aperta il monitor che consegna loro la tragica scena in diretta.

Con Seven Sisters, Noomi Rapace dà un superbo esempio del lavoro d’attore che eleva il materiale originale, svincolando le gemelle dai ruoli stereotipati che sceneggiatura e costumi di scena consegnano loro: la perfettina, la vanesia dai capelli biondo platino, l’intelligentona dai grandi occhiali su montatura nera, la ribelle incazzata eccetera.

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La carta del thriller è giocata quasi subito: Lunedì, la prima delle sorelle, manca l’appuntamento serale durante il quale le gemelle s’informano dei fatti avvenuti a Karen Settman durante la giornata. Comincia allora la ricerca delle sei sorelle, con il fondato sospetto che la polizia preposta alla cattura dei non primogeniti sfuggiti all’ibernazione stia dando loro la caccia. Devono scoprire che ne è stato di Lunedì e anche chi ha tradito il loro segreto.

Da qui in poi Seven sisters inanella una serie di sequenze action. La prima è ben orchestrata, con la polizia che fa irruzione nell’appartamento e Noomi Rapace che s’ingegna a respingerli nello stile proprio d’ogni sorella: a colpi di box, unghiate, ferri da stiro e padelle d’olio bollente. Le coreografie delle successive sono meno originali.

Parte del problema è la carenza d’antagonisti carismatici. Glenn Close, che interpreta il capo di polizia Nicolette Cayman, è il volto del governo oppressore, l’obiettivo della giusta ribellione delle sorelle Settman. Glenn Close, brava com’è, riesce in alcuni momenti a dipingere il profilo di un personaggio tridimensionale, fautore di orrendi crimini ma costretto a quelle scelte dalle altrettanto tremende circostanze. Però non è abbastanza memorabile o non le viene concesso tempo sufficiente. Il risultato è che Noomi Rapace fronteggia una lunga serie di anonimi tizi vestiti di nero con la pistola.

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Come film d’azione, Seven Sisters non perde ritmo e intrattiene. Però è un peccato che, una volta messo in campo il gioco del doppio, sceneggiatori e regista non abbiamo poi costruito di più su quella struttura. Terminato il film, resta la curiosità di sapere come avrebbe potuto essere Seven Sisters se si fosse optato per la struttura narrativa inversa. La rivelazione delle sette incarnazioni di Karen Settman non sarebbe stata l’antefatto, ma la risoluzione finale dello snodo thriller. Un finale a sorpresa.

Potrete vedere Seven Sisters al cinema dal 30 novembre.

Noemi Gallo