C’era un volta Multivac!

Roberto GuerraArticolo tratto da: “Scenari tecnologici, Matrix, la fantascienza contemporanea e la società tecnologica” di Marco Teti, Rossella Catanese, Antonio Saccoccio , Mario Tirino e Roberto Guerra, da quest’ultimo “The Man Machine”, uno dei contributi di Guerra su .. Multivac di Isaac Asimov, riletto dopo Matrix:

multivac“…Multivac non viene mai descritto dettagliatamente. Di sicuro si sa solo che è enorme (chilometri e chilometri di circuiti e valvole, a volte è grande quanto tutta la Terra), e per farlo funzionare, ci vogliono diversi operatori che lo assistano, se non addirittura, poche persone selezionate fra miliardi e miliardi, proprio per quello speciale lavoro. A Multivac però mancano corpo e arti, e quindi è capace di interagire con gli esseri umani solo con altoparlanti, fogli stampati, carte forate, contatti telepatici o anche attraverso suoi robot di servizio. Si trova sottoterra in laboratori di ricerca governativi (di solito di Washington) molto avanzati, altrimenti è distribuito superficialmente su tutta la crosta terrestre. Possiede una mente simile a quella dei robot positronici tipici di Asimov, e come essi, i racconti in cui compare spesso si basano su problemi logico/deduttivi, che il personale al suo servizio deve cercare di risolvere, se vuole farlo funzionare a dovere. A volte non presenta alcuna personalità, una macchina fredda al servizio dei suoi creatori, altre invece è molto emotivo, ed esprime gli stessi desideri che potrebbe avere un qualsiasi essere umano (amore, depressione, offesa). Proprio per questo, a lui ci si riferisce semplicemente come “Multivac”, e non come “il Multivac”, per sottolineare proprio il fatto che ormai è un essere vivente a tutti gli effetti, dotato addirittura di una coscienza propria…”. (Wikipedia)

codice-matrix-w-727757“Matrix” (e cult movie o bestseller simili) non è solo fantascienza, ma la fantascienza che diventa scienza e il virtuale che diventa Reale. Al di là dell’immaginario specifico, la percezione generale segnala scenari apocalittici, l’uomo dominato dalla Macchina, o meglio IA (Intelligenze Artificiali) coscienti destinata-e, quasi darwiniamente, a schiavizzare gli umani nel futuro più o meno prossimo. Nonostante, anche in “Matrix”, tecnoanarchici rivoluzionari e per nulla luddisti siano sempre in primo piano e protagonisti. Chi parla di “Matrix” o anche semplicemente il Web o Internet, in tal senso distopico previsionale… .

Lo stesso padre dell’AI, Marvin Minsky, scomparso ancora recentemente, fin dal secolo scorso, stagione pionieristica delle attuali Computer Science fu esplicito (mera provocazione, s’intenda): “se saremo fortunati… ci terranno (le entità future artificiali, ndr.) come animali domestici”. In ogni caso, lo stesso celeberrimo Isaac Asimov con i suoi Robot positronici e le tre Leggi della Robotica indica tutt’oggi orizzonti saggiamente tecnofili.

In realtà il processo dell’evoluzione tecnologica è ben oltre l’orizzonte degli eventi, la storia e il divenire della tecnologia sono già avviate verso un certo Mondo Nuovo. Futurologi com Raymond Kurzweil prevedono la cosiddetta Singolarità tecnologica (ovvero la svolta cosciente e intelligente di computer e di Internet stessa) entro metà secolo circa, altri come Nick Bostrom, tra il serio e il faceto, persino scoprono “Matrix” non come proiezione dell’avvenire, ma proprio il vero mondo reale: fin dalle cosiddette origini la vita è un gigantesco superprogramma elettronico e Dio il programmatore universale… o qualcosa del genere.

urfullAnche nell’Italia dell’umanesimo perdurante di un Croce contrario alla scienza, “Nirvana” di Salvatores testimonia tale sconcertante riscrittura della storia degli umani.

In realtà come sempre hanno ragione i cosiddetti tecnofili e progressisti, altrimenti non saremmo nel 2016 a disquisire di cose del genere. Naturalmente certe X esistono sul serio (le solite zavorre socioeconomiche e politiche), ma Web o Matrix o Mondi Nuovi vanno letti come simboli del divenire dell’uomo scientifico o tecnologicus, prima e dopo la scienza, per dirla con Brian Eno.

Mondi Nuovi, Matrix o Webmind di un R. J. Sawyer esprimono, gira e rigira, semplicemente la società aperta scientifica, su basi conoscitive razionali e anche tecnoimmaginarie, prevista da un Popper e molti umanisti scienziati o scrittori, attraverso la fantascienza o la letteratura (arte utopica o d’anticipazione).

Ecco quindi un breve multitasking, tra scienza, futuro e letteratura, banale persino menu tra menu, dove, come poi con Hal 9000 di Kubrick, captare non la fine dell’umanità, ma la sua formidabile evoluzione rivoluzionaria grazie alla Scienza.

Quando, rigira e gira, in principio, chiudendo in certo senso il cerchio e tornando a Asimov: Matrice o Netsfera o Ciberspazio, c’era già una volta… Multivac

Info: http://www.avanguardia21.it/catalogo/libro/scenari-tecnologici-matrix-detail

Roberto Guerra